L’esame dei flussi elettorali di questo voto europeo ci restituisce un’Italia segnata da molte linee di frattura, soprattutto centro-periferia. In questa foto la destra meloniana e salviniana non è ancora egemone ma tutto è molto fluido, mentre avanza il temibile disegno del premierato.
Autori Sezioni: Marco Revelli
L’uomo dell’improvvidenza
Berlusconi ha scritto una nuova pagina di quell’autobiografia della nazione di cui il fascismo era stato sintesi e che allinea un po’ tutte le tare storiche del nostro Paese. Nell’Italia post-berlusconiana, tutto questo viene quasi unanimemente restituito come esempio di virtù, degno di solenne onoranza, a conferma della morte della politica che stiamo vivendo.
Gli italiani scesi in piazza chiedono pace, non armi
Le piazze del 25 aprile straripavano di una diffusa, popolare domanda di pace. Di pace, non di armi. Tranne pochi casi di esibizionismo fuori luogo, la giornata ha confermato quanto giusta, ponderata e in consonanza con i sentimenti di massa, fosse stata la posizione dell’Anpi. Da Il Fatto Quotidiano.
Sul ponte sventola bandiera bianca…
Può essere solo masochistico avviare una crisi o una verifica di governo mentre la pandemia avanza e si deve organizzare la vaccinazione. Comunque non c’è innocenza nella tragedia della “seconda ondata” ma una catena di colpe, in cima alla quale sta il pessimo funzionamento dell’ordinamento regionale in forza alla riforma del Titolo V.
Conte e il fantasma del ponte
Con un sussurro il premier Conte ha rievocato lo spettro che ammorba la politica italiana dal 1981, il Ponte di Messina tra Scilla e Cariddi, già costato un miliardo di euro dati a fondo perduto alle lobby del ponte del nulla. Da Volere La Luna.
Preparare il dopo-virus
Gli operai di alcune industrie di armi hanno proclamato lo sciopero e Cgil Cisl e Uil sono impegnate in una trattativa con il governo per ridurre la lista delle aziende considerate essenziali. Minacciano lo sciopero generale ma si può ipotizzare anche una rete, azienda per azienda, di “comitati di salute sociale”, per individuare produzioni superflue […]
La terra desolata (sulle elezioni inglesi)
Per farsi una ragione dell’esito nefasto delle General elections 2019 in Uk, bisogna confrontare i flussi elettorali con i collegi al voto nel Referendum del 2016: si scopre così che non ha vinto Boris Johnson ma di nuovo la Brexit. Da Volerelaluna.
La Grecia di Tsipras che resiste
Contro Tsipras convergono le critiche dei «sovranisti» di sinistra e dei dei neo-populisti di destra. Eppure nel 2017 il Pil greco è cresciuto di quasi l’1,5% e nei 5 anni di “cura della Trojka si era ridotto del 30%.
La sinistra se n’è andata da sé
Un’Italia irriconoscibile. La sinistra del 2018 non è stata messa sotto da nessuno. Gli elettori si sono limitati a sfilarle accanto per andare altrove. Come si lascia una casa in rovina. ilmanifesto.it
Il populista istituzionale
RenzItaly/Come il capo del governo ormai pienamente post-democratico gestisce il declino italiano e fa passare la cura da cavallo Ue senza Memorandum