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Autori Sezioni: Duccio Zola

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Tre cose vuole il campo

L’Alleanza Clima Lavoro e la giusta transizione nel settore agroalimentare. Con un evento a Roma, lo scorso 25 giugno, si è avviato un dibattito e un percorso di riflessione sul tema della sostenibilità ambientale e sociale in agricoltura. Serve, innanzitutto, un nuovo paradigma agroecologico.

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Per il G7 solo carbone

Il G7 Clima, Energia e Ambiente si è concluso con un debole accordo sul carbone, senza includere gas e petrolio. Mentre a Venaria si è celebrata la solita litania dei potenti, a Torino Alleanza Clima Lavoro e Cgil si sono riunite per far sentire la voce dell’ambiente e del lavoro.

Sala San Lazzaro

Il lavoro al centro, sulla via della transizione

A San Lazzaro di Savena, 700 delegati metalmeccanici all’assemblea di CGIL e FIOM con l’Alleanza Clima Lavoro. Presenti Landini e De Palma. Uno spaccato della condizione dei lavoratori e del Paese, tra crisi climatica, industriale e occupazionale. La via d’uscita? Il lavoro come faro della transizione.

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Il buon governo della transizione

Stiamo affrontando la crisi climatica e la transizione ecologica con armi spuntate e senza visione, mettendo a repentaglio il nostro futuro. Dal Forum di Sbilanciamoci!, le analisi e le proposte dell’Alleanza Clima Lavoro per un modello di sviluppo e di mobilità ambientalmente e socialmente sostenibili.

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Come fare cose buone con i dati

Pubblicato da Lunaria nell’ambito del progetto europeo Web-COSI un Rapporto sul ruolo della società civile nel promuovere progresso e innovazione sociale a partire dai dati e dalle statistiche.

Democrazia per pochi

Ottanta miliardari in tutto il mondo detengono le risorse di 3,5 miliardi di persone. La loro ricchezza è cresciuta del 50 per cento tra il 2010 e il 2014. Cosmopolitici, provinciali, senza responsabilità. Perché la crisi economica è stata un’opportunità per pochi. A discapito dei più «Possiamo avere una democrazia oppure una ricchezza concentrata in […]

Perché la democrazia è per pochi

Oligarchi/Ottanta miliardari in tutto il mondo detengono le risorse di 3,5 miliardi di persone. La loro ricchezza è cresciuta del 50 per cento tra il 2010 e il 2014. Cosmopolitici, provinciali, senza responsabilità. Perché la crisi economica è stata un’opportunità per pochi. A discapito dei più