Il nuovo governo guidato da Mario Draghi dovrà subito impegnarsi nella finalizzazione del Recovery Plan italiano: tutti gli errori da evitare (e ciò che bisognerebbe fare). Dal sito del quotidiano “Domani”.

Il nuovo governo guidato da Mario Draghi dovrà subito impegnarsi nella finalizzazione del Recovery Plan italiano: tutti gli errori da evitare (e ciò che bisognerebbe fare). Dal sito del quotidiano “Domani”.
Che cosa sono i movimenti sociali e come sono cambiati dal dopoguerra a oggi? Quale rapporto hanno con la politica istituzionale e i partiti, nel quadro italiano e internazionale? Questi i temi al centro del dialogo tra Luciana Castellina e Donatella della Porta organizzato dalla Scuola Normale Superiore.
Il Governo Draghi appena insediatosi dovrà affrontare da subito le molte emergenze e sciogliere i nodi cruciali da cui dipendono il futuro e lo sviluppo del paese. Ma le scelte “dorotee” del nuovo Presidente del Consiglio per la formazione della compagine di governo appaiono già assai discutibili.
L’Italia è uno dei paesi che ospita più bombe atomiche B1, nelle basi di Aviano e Ghedi. Il network Rete Pace e disarmo promuove la campagna “Italia ripensaci” perché aderisca al nuovo trattato anti atomico in vigore dal 22 gennaio. Mentre si fanno strada le Nuclear Weapon Free Zones.
Sul tavolo del nascente governo Draghi sono molti i dossier urgenti sull’Europa – dal fisco all’immigrazione, dalla giustizia alla governance, dal modello di sicurezza alle relazioni con gli altri blocchi geopolitici – che interrogano la sua capacità di azione e il suo spazio di manovra nella Ue.
Le risorse messe in campo per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza possono essere un’occasione per realizzare politiche di “pace e disarmo”. È questo l’obiettivo che si propone la Rete italiana Pace e Disarmo che ha elaborato un documento con 12 progetti come contributo al processo di formazione del programma “Next Generation Italia”.
L’espansione del debito è la norma e il motore del capitalismo globale finanziarizzato. In “Debito sovrano”, Paolo Perulli indaga genesi, dinamiche e conseguenze della folle corsa all’indebitamento che ci rende tutti – Stati, imprese, famiglie, individui – schiavi del mercato (e che non si concluderà bene).
La Campagna Sbilanciamoci! è stata ascoltata presso la Commissione V Bilancio della Camera dei Deputati nell’ambito del ciclo di audizioni parlamentari sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Pubblichiamo il testo dell’intervento e il link alla registrazione video dell’audizione.
La prima conferenza annuale del progetto europeo GroWInPro – della cui rete di stakeholder della società civile fa parte Sbilanciamoci! – si terrà online il prossimo 27-28 gennaio, organizzata congiuntamente con l’Ocse. Tra i relatori, il premio Nobel Joseph Stiglitz. Il programma e le info per iscriversi.
Grazie ai fondi Next Generation EU l’Italia potrà impiegare oltre 200 miliardi fino al 2026 per uscire dalla crisi e avviare una rotta di crescita sostenibile. Ma dalle linee strategiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza emergono incoerenze che rischiano di compromettere questa storica occasione.