Le radici dell’emergenza del cibo, i dannosi rimedi dei dietologi dell’economia mondiale e le proposte alternative dei movimenti contadini
Archivio del autore | redazione
La crisi attuale e quella futura
Concentrazione delle banche, livello di indebitamento, squilibri tra Usa e Cina: come le “soluzioni” in atto pongono le premesse dei prossimi giganteschi problemi
A chi tocca la Seconda Bretton Woods?
Match tra Nazioni Unite e G8. L’Onu gioca la carta Stiglitz. E si susseguono le inziative per togliere la gestione della crisi dalle mani di chi l’ha causata
Le tasse sui capitali ai tempi del crack
In tempi di crisi dei capitali, che ne è del dibattito sulla loro tassazione? Un approccio efficace e innovativo deve partire da un’Agenda europea per il fisco
Ascesa e caduta delle banche d’investimento
ll paesaggio competitivo della finanza sta cambiando, le investment banks sono le grandi perdenti; come mai tali organizzazioni sono crollate?
Debito pubblico, perché no?
Come un aumento generalizzato della spesa pubblica finanziata da un aumento del debito pubblico può farci uscire dall’intreccio letale tra crisi finanziaria e recessione
Il falso mito dei salari decentrati
La proposta di legare i salari alla produttività aziendale non solo è socialmente e politicamente pericolosa, ma non è sorretta da solide ragioni economiche
L’economia dell’ignoranza
L’Italia investe nel «pacchetto conoscenza» il 5,4% del Pil. Contro il 7,5% circa di Francia, Germania, Gran Bretagna e Giappone, o addirittura il 10% circa di Stati Uniti, Corea e Svezia. In questo contesto, ecco le grandi linee della politica per la ricerca scientifica del governo
I fondi pensione italiani, dopo Wall Street
Che effetto ha avuto lo tsunami delle borse mondiali sulla fresca finanziarizzazione delle pensioni italiane? Che ci fanno i titoli Lehman nel fondo dei metalmeccanici? Come proteggere il Tfr dai titoli tossici? Un’analisi sulla finanza in pensione
Stranieri, la classe degli ignoranti
Una proposta regressiva, che ignora precedenti nefasti e dati di realtà. A partire da questo: il 72% dei bambini stranieri iscritti alla scuola dell’infanzia è nato in Italia