In un mondo in fiamme

In un mondo in fiamme
I tecnici stanno già lavorando alla prossima legge di bilancio che dovrà recuperare 11,2 miliardi per il Patto di stabilità e aumentare ancora le spese militari per ReArm Europe e Nato. Cosa resterà per la sanità, la scuola, il welfare? Il 5 e 6 settembre Sbilanciamoci! e Rete Pace e Disarmo con l ‘Altra Cernobbio […]
Il documento dell’Aia con 470 prescrizioni dà l’autorizzazione a produrre 6 milioni di tonnellate l’anno per 12 anni, ma la licenza è temporanea, gli enti locali sono contro, l’acquirente non c’è e lo stabilimento va in rovina. Serve un accordo per la riconversione. Da Peacelink.it
La Commissione propone il bilancio 2028-34 con 131 miliardi per difesa e spazio, 5 volte più dell’attuale. L’osservatorio Mil€x fa i conti: il piano europeo porterà a una forte crescita della partecipazione del governo Meloni ai fondi per armamenti e spazio. Da Collettiva.it
Nel pantano della trattativa sui dazi con Trump rischiano di finire le clausole ambientali e sociali al centro del Green Deal, anche quelle appena approvate e che orientano solo in Italia 271 miliardi per sostenere la decarbonizzazione e l’economia circolare. Come difenderle in sei passi.
Una disintegrazione dell’Europa per le spinte populiste, l’emergere di un nazionalismo europeo, una UE con un ruolo globale, una maggiore capacità di contribuire alle trasformazioni mondiali e, infine, un’Europa che deve affrontare crisi mondiali sempre più gravi e disastrose. Questi i cinque scenari alternativi.
Fra gli oppositori Italia, Ungheria e Germania. Kaja Kallas incassa la sconfitta. Human Rights Watch: «Finora, la revisione è stata un bluff a carte scoperte». Da ilmanifesto
Accompagnare soltanto le aree rurali, montane e i piccoli comuni in un “percorso di cronicizzato declino e invecchiamento” e tagliarne i già magri fondi come fa il governo significa condannare il 60% del territorio italiano,, buona parte del Sud. Una nuova questione meridionale. Da Pagina21
Lettere da New York di Renzo Sabatini, edito da Ensemble, con la sua scrittura sobria ed empatia ci restituisce piccoli affreschi di un’America trumpiana vista con gli occhi degli ultimi, dei diseredati ma anche delle spinte ancora vitali di una società in grave crisi.
I dazi del 30% sulle importazioni da Europa e Messico sono l’ultimo colpo a sorpresa di Trump. La risposta europea dovrebbe colpire dove gli Usa sono più esposti – digitale, finanza, tecnologie verdi – e disegnare un ordine meno ingiusto.