Con la vendita di quattro centrali nucleari all’Italia, il piazzista Sarkozy ha avuto la meglio sull’imbonitore Berlusconi. Tutte le falle della tecnologia EPR
Archivio | Febbraio, 2009
Shopping cinese in mezzo mondo
I capitali di cui dispone la Cina fanno gola al mondo occidentale in default. Ma gli investimenti cinesi all’estero adesso prendono altre strade
Il paradiso non può attendere
Con la crisi finanziaria i governi hanno scoperto che i paradisi fiscali sono un problema. I ministri dell’Economia ora corrono ai ripari. Qualche semplice misura che potrebbero prendere subito, a partire dagli off shore che hanno dentro casa propria, e dai bilanci delle società pubbliche
I meccanismi della diseguaglianza
L’Italia è nel gruppo dei paesi occidentali che hanno maggiormente visto crescere la disparità di redditi e ricchezze negli ultimi decenni
Pensioni, un ponte tra le generazioni
Rendere flessibile il passaggio dal lavoro al non lavoro: part time per chi esce, tutoraggio per chi entra. Perché il rapporto tra vecchi e giovani non è solo contabile
Basteranno tutti i soldi del mondo?
Stati Uniti, Giappone, Cina, Gran Bretagna, Germania e altri paesi stanno stanziando somme enormi contro la crisi. Ma i conti difficilmente torneranno
La crisi e i Gattopardi del capitale
“Molti hanno la tentazione di premere sul tasto di reset e riavviare l’ancient regime. Ma solo un profondo cambiamento del sistema potrà farci uscire dalla crisi”. Parla Gerald Epstein, uno degli autori di A progressive program for economic recovery and financial reconstruction
Commercio equo, istruzioni per l’uso
La filiera del fair trade, e l’analisi del suo ruolo negli scambi mondiali e nella redistribuzione internazionale della ricchezza. Un libro di Elena Viganò
Tremonti chiude le Scip, il conto a noi
Costa 1,7 miliardi la fine della più grande cartolarizzazione mai fatta da un governo. Mentre Tremonti scrive su Italianieuropei riguardo alle “patologie del mercato”
Da Parigi a Pechino. E ritorno
Un’auto ogni 8 persone al mondo, finirà per consumare tutto il territorio; un’auto ogni 1,6 abitanti, in Italia, lo ha già consumato. Adesso l’industria dell’auto ha bisogno degli stati. Ma di quale industria dell’auto abbiamo bisogno noi? E dove sarà localizzata?