Intervista a Steve Bannon, ideologo del movimento Maga, che parla di epurazioni e di decostruzione dello Stato amministrativo, di taglio dei fondi per l’Ucraina e di Giorgia Meloni. Da Il Corriere della Sera
Intervista a Steve Bannon, ideologo del movimento Maga, che parla di epurazioni e di decostruzione dello Stato amministrativo, di taglio dei fondi per l’Ucraina e di Giorgia Meloni. Da Il Corriere della Sera
Esistono stime contraddittorie sul potenziale economico dell’Intelligenza Artificiale, che abbisogna di grandissimi investimenti. Secondo i Nobel Acemoglu e Johnson anche i riflessi sul Pil mondiale saranno scarsi. Con impatto devastante sull’ambiente.
Mohammed bin Salman warns Israel against hitting Islamic Republic, marking turn toward Tehran and away from US-supported normalization with Jerusalem. Da The Times of Israel
The veteran Vermont senator, in the scathing letter posted the day after the election, blasted the Dems for “abandoning” the working class and seemingly acting surprised they didn’t show up at the polling booths. Da The Independent
Nel 2020, solo un quinto degli elettori affermava che la situazione era peggiore rispetto a quattro anni prima. Quest’anno, quasi la metà degli elettori afferma di stare peggio rispetto a quattro anni fa. Il clamoroso caso degli elettori ispanici. Da Aspen online
Riflessioni a caldo sulla vittoria di Trump da Baltimora, Maryland, dietro uno dei pezzetti di muro democratico non ancora crollati. E dove gli elettori repubblicani, molto impoveriti, hanno paura soprattutto di una nuova recessione.
Donald Trump torna alla Casa bianca con la maggioranza del voto popolare, trova un Congresso repubblicano e la Corte Suprema già ultraconservatrice. I segnali dello spostamento a destra c’erano prima del voto, ora l’agenda di Trump segnerà la nuova fase della politica interna e internazionale.
Une avalanche autoritaire, suprémaciste et réactionnaire, qui comblera Le Pen, Orbán, Poutine et Nétanyahou. Ou bien la continuation d’un empire néolibéral malade de ses inégalités, hanté par les bombes américaines sur Gaza. Voici le choix qui se présente aux électeurs états-uniens. Da Mediapart
Bassa partecipazione, regole incerte, esiti contestati: la democrazia Usa non è mai stata così fragile, tra le falsità e le minacce di Trump e l’immobilismo di Kamala Harris. Le elezioni del 5 novembre mostrano le pericolose derive della politica, che da Washington arrivano fino a noi.
Ci attardiamo su un Biden “vacillante” per non vedere un’America che all’opposto persegue e consente una strategia della tensione per cambiare a suo vantaggio gli equilibri globali. Nell’ultimo anno un quarto della macchina da distruzione israeliana è stata finanziata da aiuti militari di Washington: 18 miliardi di dollari.
