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Archivio delle Tag | Nella rete

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Putting people first: in ricordo di Tony Atkinson

Un ricordo scientifico e umano di Tony Atkinson, morto all’alba del nuovo anno, e dei suoi contributi all’economia del benessere e allo studio delle disuguaglianze. Atkinson come intellettuale pubblico era profondamente convinto che i processi economici e sociali, tra cui l’aumento delle disuguaglianze, non siano ineluttabili ma dipendano dalle scelte dei governi e dai comportamenti […]

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It’s official: inequality, climate change and social polarisation are bad

This year’s Global Risks Report from the World Economic Forum warns that rising income inequality and societal polarisation could create further problems if urgent action isn’t taken -– and that’s after the car-crash that was 2016. It is somehow appropriate that the report is published just days after the death of Tony Atkinson theconversation.com

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La povertà delle università

La recente distribuzione della la quota premiale del Fondo di finanziamento ordinario degli atenei ha registrato forti cali per atenei ampiamente premiati negli anni precedenti e aumenti per alcuni Atenei in passato penalizzati. Frutto non di un cambiamento della qualità di didattica e di ricerca degli atenei, ma di un semplice cambiamento delle scale utilizzate […]

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Tony Atkinson, una vita contro la disuguaglianza

Con Tony Atkinson scompare l’economista che più di chiunque altro ci ha aiutato a capire come misurare, analizzare e contrastare povertà e disuguaglianza. Tutta la sua vita professionale è stata contraddistinta dall’esigenza di tradurre l’analisi economica in dibattito pubblico e prassi politica www.lavoce.info

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Il caso Mediaset e l'”azienda Italia”

Paradossi, involontaria comicità e vendette della storia permetterebbero di raccontare la vicenda Vivendi-Mediaset come una commedia all’italiana. Ma non c’è niente da ridere, è una storia economica e politica che svela che nell’anno 2016 siamo ancora immersi fino al collo nel male che lì è cominciato www.internazionale.it

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Referendum: giovani e meno abbienti hanno detto No

I giovani, i disoccupati, le persone con un reddito più basso. Sono loro ad aver portato alla vittoria del No al referendum costituzionale di domenica, in quello che appare più un voto antisistema che una difesa del testo della Carta. Nelle provincie in cui la percentuale di chi non ha lavoro è più alta i […]

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La disoccupazione e il risultato del referendum

Analizzando il flusso di voto al referendum emerge una tendenza univoca: meno lavoro, più no. Il no è al 67 % in Calabria (regione con un tasso di occupazione al 38,9%) e al 71,5 in Sicilia (occupazione al 39,9 %). Scomponendo ancora di più il dato, per comuni, YouTrend ha calcolato che il no è […]