Per Giovanni Dosi, fino a un mese fa l’economista più ascoltato dal Movimento, nel contratto di governo «troppe concessioni a Salvini». A cominciare dalla Flat tax. www.espresso.repubblica.it

Per Giovanni Dosi, fino a un mese fa l’economista più ascoltato dal Movimento, nel contratto di governo «troppe concessioni a Salvini». A cominciare dalla Flat tax. www.espresso.repubblica.it
La legge Usa che obbliga a rivelare i compensi degli amministratori delegati squarcia un velo sulle disparità. Che a Wall Street sono la regola. www.valori. it
When Italy’s president recently vetoed the appointment of the Euroskeptic Paolo Savona as finance minister did he safeguard or undermine his country’s democracy? www.project-syndicate.org
Lo storico Philip Wade, allievo di Federico Caffè a Roma, in questa intervista sostiene che il governo giallo-verde fermato da Mattarella avrebbe aperto a uno scenario ordoliberista stile sudamericano. www.idiavoli.org
Chi è l’uomo della discordia tra Lega-M5S e Quirinale, i legami con i “poteri forti” e la destra berlusconiana del professor Paolo Savona raccontati prima del gran rifiuto di Mattarella. www.ilfatto.it
Qualche aspetto positivo ma in complesso molto scetticismo: è così che vede il contratto di governo gialloverde Giovanni Dosi, professore di economia politica all’Istituto di economia del Sant’Anna di Pisa, apprezzato anche dai Cinquestelle. www.ilsole24ore.com
In Marx inequality of wealth and incomes was recognised as a defining feature of capitalism. And since 2008, the wealth of the richest 1% has been growing at an average of 6% a year. www.dmarionuti.blogspot.it
Landor, corrispondente del World, intervista Marx a Londra il 3 luglio 1871. Soltanto un paio di mesi prima, la Comune di Parigi, cui Marx aveva partecipato, era stata soffocata nel sangue. www.internazionale. it
Nel voto del 4 marzo? I dati comunali definitivi sembrano indicare che il nesso tra consenso e promesse su flat tax e reddito di cittadinanza non sia poi così forte. www.lavoce.info
Le spese militari crescono a 1.739 miliardi di dollari, pari al 2,2% del Pil mondiale. Pesante riarmo soprattutto di Arabia Saudita, Francia e Cina. Il rapporto del Sipri www.il manifesto. it