In Svezia dopo le elezioni di settembre ancora non c’è un governo in carica. Si parla di crisi della democrazia e del modello svedese con i progressi del partito della destra xenofoba, ma la crisi è di lunga data.

In Svezia dopo le elezioni di settembre ancora non c’è un governo in carica. Si parla di crisi della democrazia e del modello svedese con i progressi del partito della destra xenofoba, ma la crisi è di lunga data.
Controfinanziaria 2019/ Le misure e gli stanziamenti in legge di Bilancio 2019 per il dissesto idrogeologico, la prevenzione sismica e la ricostruzione delle zone colpite dai terremoti: risorse insufficienti e governance confusa.
A chi si rivolgono le élites globali, con quale relazione: ecco un’analisi costruttivista e psicoanalitica del loro linguaggio, segnato da parole dense di significati e contesti, che serve a cercare di scardinare il potere senza controlli che vi sta dietro.
Il conflitto sul Tap per l’approvvigionamento del gas ad uso energetico si inquadra nella partita a scacchi in corso tra Usa e Russia per condizionare un ruolo autonomo dell’Europa.
Emendamento della Lega vuole rifinanziare nella legge di Bilancio il bonus bebé (444 milioni di euro): è il “welfare familiare” che dimentica l’universalismo e i servizi. Mancano 50 mila posti negli asili, per la Ue strategici per la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Dal 1978 al 2018: 40 anni di storia del farmaco. E la vera storia del Sovaldi risolutivo contro l’epatite C: un caso destinato a ripetersi se non si immagina una negoziazione dei prezzi economicamente sostenibile per la collettività.
La Commissione europea sbatte la porta in faccia all’Italia in nome del rischio di una espansione fiscale restrittiva che, in una congiuntura economica per niente rosea, è un assurdo logico.
Per attuare il decreto per la ricostruzione del Ponte Morandi serviranno altri 43 decreti attuativi. Ma soprattutto serve un’idea di città resiliente e sostenibile per il futuro. A Genova e non solo lì.
La Brexit avrà conseguenze dirette sull’emigrazione italiana, in un clima sociale, politico e istituzionale radicalmente mutato nei confronti dell’Europa che indica un’inversione di tendenza rispetto al processo di integrazione.
Il Brasile, sesta economia al mondo, in mano a un presidente come Bolsonaro, sodale di Bannon. La classe media l’ha scelto per paura di perdere i “lussi”. E i ricchi per privatizzare terre e servizi.