Il Black Friday è trascorso da poco. Un rito in cui siamo immersi, devoti di un culto che non promette espiazione, ma debito e conseguente colpa. Lavorare meno e consumare in modo consapevole è quello che si dovrebbe fare.

Il Black Friday è trascorso da poco. Un rito in cui siamo immersi, devoti di un culto che non promette espiazione, ma debito e conseguente colpa. Lavorare meno e consumare in modo consapevole è quello che si dovrebbe fare.
Specchio della diseguaglianza economica è quella politica. Con l’abbandono dei partiti, in particolare di sinistra, ormai dediti alla rappresentanza occasionale, dell’attività di fidelizzazione degli elettori. Alle radici del populismo, ma anche dei “gilet jaunes” e delle sardine.
Piagnoni e Palleschi, così possono essere definiti i due campi di un dibattito sul MES in Italia eccessivamente polarizzato. Eppure una vera alternativa ci sarebbe: un reale “safe asset” europeo per gli investitorii.
La centrale figura del direttore di carcere, essenziale figura super partes, rischia l’estinzione, o meglio una trasformazione allarmante. Non solo perché dal ’93 non si fanno concorsi, ma grazie al riordino che investe le forze di polizia penitenziaria.
C’è uno scontro in atto all’interno della maggioranza in Parlamento sulle royalties che dovrebbero pagare i padroni del petrolio, Eni in primis. Il “lodo Collina” e le osservazioni del Wwf.
“Una manovra di galleggiamento”, questo il giudizio delle 49 associazioni aderenti a Sbilanciamoci! sulla Legge di Bilancio 2020, ora all’esame delle Camere, nella presentazione della 21° Controfinanziaria della Campagna.
La vicenda dell’Ilva mostra la condizione del Paese, tra totale inerzia e paralisi politico-amministrativa, da una parte, e interventismo senza regole dall’altra. Oggi l’impianto rischia la chiusura definitiva: qual è il quadro nazionale e internazionale e quali sono gli scenari futuri.
I ticket sanitari sono arrivati insieme ai partenariati pubblico-privati come diktat della Banca mondiale. Oggi la finanziarizzazione della salute pubblica ha fatto balzi ulteriori attraverso fondi e assicurazioni. Fino a alle speculazioni sulle epidemie come Ebola.
L’analisi del voto nel periodo che va dal 1994 al 2018 evidenzia come le disuguaglianze abbiano un peso rilevante sui comportamenti elettorali. Il voto alla Lega è legato all’impoverimento delle classi medie, quello ai Cinque Stelle all’aumento di povertà e precarietà.
Domenico Cortese - Associazione Calabria Sociale
8 Novembre 2019 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLa riforma costituzionale del 2001 sull’autonomia finanziaria degli enti territoriali sta avendo un’applicazione del tutto incongrua, sfavorendo i Comuni meridionali rispetto a quelli del Nord nell’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà comunale.