Contro Tsipras convergono le critiche dei «sovranisti» di sinistra e dei dei neo-populisti di destra. Eppure nel 2017 il Pil greco è cresciuto di quasi l’1,5% e nei 5 anni di “cura della Trojka si era ridotto del 30%.

Contro Tsipras convergono le critiche dei «sovranisti» di sinistra e dei dei neo-populisti di destra. Eppure nel 2017 il Pil greco è cresciuto di quasi l’1,5% e nei 5 anni di “cura della Trojka si era ridotto del 30%.
C’è un nesso tra diseguaglianze economiche e libertà civili, e a quanto scrive Cole in un recente saggio su cento Paesi, ciò produce rischi per le democrazie dove il gap di rappresentanza spinge verso la destra populista.
Il libro “Marx: la produzione del soggetto” (Derive Approdi, 2018), curato da Luca e Michele Basso, Fabio Raimondi e Stefano Visentin è un insieme di riletture dei testi sotto la luce della formazione dell’individuo nei suoi aspetti attivi e passivi. Con anche una critica femminista.
La discussione relativa al decreto Dignità è monca. Anche la la relazione tecnica si è concentrata soltanto su effetti marginali come 8 mila posti su 2 milioni di contratti a tempo determinato.
Marchionne è stato salutato come un grande eroe nazionale. Noi al di là della pietas, ci permettiamo di ribadire che la sua strategia si ritrova oggi in un mare di difficoltà, da Fca alla messa sul mercato di Magneti Marelli.
Il decreto Dignità ha un segno opposto al “Jobs act” anche se non introduce che correttivi minimi. Le critiche di Confindustria però non hanno ragione se non politica. E sui contratti a termine, servono soluzioni per limitare il turn-over.
La battaglia dei rider è oggi una battaglia di tutto il mondo del lavoro, sebbene il numero dei ciclofattorini non sia così rilevante a livello nazionale perché incrocia tanti temi come dignità, contratto nazionale, voucher, cottimo. La storia della Riders Union Bologna e dell’interlocuzione con il Comune e Di Maio.
Primo rapporto Istat sull’avvicinamento dell’Italia ai 17 Goals Onu. Gentiloni aveva emanato una direttiva per l’attuazione dell’Agenda 2030. Ora alcuni obiettivi (ad es ridurre le diseguaglianze) sono in contrasto con le linee d’azione del governo.
Dossier annosi come Alitalia e Ilva vengono affrontati dai nuovi governanti che promettono soluzioni innovative. Ma sembra un abbaglio estivo: le loro competenze in materia di imprese risultano scarse e fumose.
La guerra economica tra Stati Uniti e Cina è partita il 6 luglio. Potrebbe riguardare, tra dazi, controdazi e perdita di produzioni, qualcosa come mille miliardi di dollari e portare a una recessione mondiale.