Meno di metà delle donne italiane in età da lavoro ha un impiego. Se si eguagliasse la media europea del 62,3% , il Pil italiano potrebbe aumentare aumentare di 88 miliardi di euro annui. Bloomberg.com

Meno di metà delle donne italiane in età da lavoro ha un impiego. Se si eguagliasse la media europea del 62,3% , il Pil italiano potrebbe aumentare aumentare di 88 miliardi di euro annui. Bloomberg.com
Gli investimenti fissi in Italia sono stati nel 2018 pari a solo i 4/5 del livello del 2008: è questo che tiene bassi salari, non gli immigrati. Uno studio comparativo con le economie più forti dell’Eurozona.fondazionedivittorio.it
Per uscire dalla recessione e per salvare l’euro occorre mettere fine alla moderazione salariale e promuovere una politica economica continentale centrata sulla crescita dei salari.
Impiegare sulle linee produttive robot è ormai più economico che utilizzarvi persone e questo anche nei Paesi dove il costo del lavoro è estremamente basso. Le novità nel dibattito sull’influenza dell’innovazione digitale nella divisione del lavoro.
Ogni anno nel mondo 3 milioni di persone muoiono per infortuni o malattie connesse al lavoro. Si muore di più quanto più precario è il lavoro, un problema di paradigma economico. jacobinitalia.it
Sul sostegno al reddito, workfare più che di welfare, la sfida sarà implementare vere politiche attive. Sulle pensioni, di fatto si introduce l’ennesimo regime derogatorio provvisorio, senza affrontare i nodi strutturali.
Videointervista: Maurizio Landini, neo segretario della Cgil, incontra Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! per parlare di politica e di una nuova unità del mondo del lavoro in alleanza con reti e movimenti.
L’ideatore del provvedimento spiega come funzionerà il piano per il contrasto alla povertà e l’attivazione nel mercato del lavoro. corrieredellasera.it
L’Italia vive una crisi nella crisi. In termini generali da trovare nuovi equilibri tra Stato, Lavoro e Capitale che hanno cambiato struttura. Primo appuntamento con la Storia di oggi, per il nuovo segretario e per l’intera Cgil, il 9 febbraio.
Le promesse estive del governo ai riders finora non hanno trovato un approdo. Anche se la nuova bozza di legge circolata nelle ultime settimane sembra mantenere aspetti interessanti. Nel frattempo i ciclofattorini hanno fatto passi in avanti sulla Carta di Bologna, con la sentenza di Torino e nella contrattazione.