Sbilanciamo le elezioni/Occorre riprendere il controllo democratico sulla tecnica oltre che sul capitalismo, imponendo a tecnica e capitalismo, ormai una cosa sola, di tornare ad essere mezzi e non fini

Sbilanciamo le elezioni/Occorre riprendere il controllo democratico sulla tecnica oltre che sul capitalismo, imponendo a tecnica e capitalismo, ormai una cosa sola, di tornare ad essere mezzi e non fini
Pur con meritevoli eccezioni, al momento occuparsi di tempi di lavoro pare un vezzo, una tensione legittima ma secondaria di fronte al dilagare del precariato e della povertà
Fra poco si aprirà la campagna elettorale in Italia. Io voterò per il partito che mi sembrerà più credibile nell’affrontare i quattro problemi che a me sembrano i più gravi per noi tutti. Il primo è il dilagare della guerra, che crea sofferenze estreme, genera profughi e un’instabilità che finirà per coinvolgerci www.corriere.it
Da sempre considerata come la regione più europea tra quelle italiane, oggi in qualche misura la Lombardia è lo specchio fedele della “meridionalizzazione” dell’economia italiana. Ecco perchè
Lavoro, reddito, disuguaglianze, tasse e molto altro. In vista delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo Sbilanciamoci! prova a lanciare una serie di proposte per cambiare l’ordine delle cose
Sbilanciamo le elezioni/ Anche in Italia siamo di fronte a una disuguaglianza che sembra espressione di un sistema fortemente oligarchico, che si alimenta del perverso funzionamento di istituzioni che sempre meno appaiono idonee a svolgere il ruolo di garanti dell’efficienza e dell’equità
Sbilanciamo le elezioni/Complessivamente, lo spazio delle politiche contro la povertà nell’architettura complessiva della politica sociale è ancora insufficiente. L’universalismo dovrebbe esserne il principio cardine
Sbilanciamo le elezioni/Al di là dei periodici sussulti alla presentazione dei dati statistici sull’occupazione il progressivo deterioramento delle condizioni di lavoro in atto nel paese non sembra scuotere la nostra classe politica
Con le attuali trasformazioni tecnologiche socializzare la ricchezza prodotta è l’unica strada per stabilire un equilibrio tra produzione e consumo ed evitare catastrofi sociali infinitamente peggiori di quelle già in atto
Un folto gruppo di intellettuali e ex soprintendenti ha diffuso un manifesto durissimo contro l’intera politica dei beni culturali. Una politica mirata solo alla “valorizzazione”, cioè a far soldi, che trascura del tutto la tutela