La devolution ultimo modello e i confusi provvedimenti gialloverdi
![Newsletter n° 575 – 22 febbraio 2019 La devolution ultimo modello e i confusi provvedimenti gialloverdi](https://sbilanciamoci.info/wp-content/uploads/2019/02/109479main_goods-art-browse.jpg)
La devolution ultimo modello e i confusi provvedimenti gialloverdi
L’economista Giovanni Dosi, a lungo consulente di Luigi Di Maio, boccia la politica economica dell’esecutivo gialloverde, a cominciare alla legge sul reddito di cittadinanza, e critica la «subalternità» a Salvini. L’Espresso
Dalla formazione del governo Lega-M5S l’Italia è in lieve recessione. La politica economica è senza una direzione, tra mediazioni al ribasso con i “poteri forti” e ricerca di consenso tra i “perdenti”. Il declino, tratto di un mix “lib-pop”.
Infrazione delle norme sullo Stato di diritto: la proposta della Commissione, emendata, invoca una gestione tecnocratica delle procedure destinate a individuare le violazioni dello Stato di diritto senza tutelare lo Stato sociale dalle ingerenze del mercato.
Fiom Cgil Piemonte, in collaborazione con Sbilanciamoci! e Collettiva, organizza “Lavorare sui confini dei nuovi orizzonti”, un programma di formazione articolato in una serie di seminari a cadenza mensile, rivolto alle delegate e ai delegati Fiom piemontesi.
Alla fine la Legge di bilancio risulta una pezza a colori: oltre all’espropriazione delle prerogative democratiche del Parlamento, le previsioni di crescita sono inattendibili (e già sono state ridotte dall’1,5% all’1% in poche settimane) e con la spada di Damocle dell’aumento dell’IVA la manovra risulta un oggetto non identificato. Recessiva per il 2020-21 per ammissione […]
La crisi irreversibile dei corpi di mediazione sociale della V Repubblica francese è messa a nudo dai gilets jaunes e fa emergere la questione degli assemblaggi democratici orizzontali ma il movimento avrebbe bisogno di fare un salto organizzativo e rompere il suo isolamento, eliminare l’ambivalenza.
La ribellione dei gilets jaunes nasce dal costo del carburante ma guardando il film di Agnés Varda sembra di vedere il prequel di questo racconto di una umanità radunata di sabato in sabato nei round-point della Francia per avere un ascolto, esistere, persone che si sentono esposte e non protette, immigrati inclusi.
La situazione è difficile e pericolosa, non per la pretesa fragilità dell’economia italiana, ma perché gialloverdi, Commissione europea e molti stati Ue hanno aperto sul caso Italia un grottesco conflitto, perché si sta discutendo di una sanzione che verrebbe inflitta sulla base di stime e aspettative e non di fatti.
In Svezia dopo le elezioni di settembre ancora non c’è un governo in carica. Si parla di crisi della democrazia e del modello svedese con i progressi del partito della destra xenofoba, ma la crisi è di lunga data.