Il libro di Antonio Cantaro, professore di diritto costituzionale all’Università di Urbino, “L’orologio della guerra, chi ha spento le luci della pace”, è insieme a quelli di Morin e di Mini o Declos in Francia, tra quelli che aiutano la comprensione del conflitto in corso.
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
La fine dell’Europa
In Europa il declino economico e tecnologico si intreccia al vuoto della costruzione politica della UE e alle trasformazioni geopolitiche e culturali. Alcune riflessioni a partire dai libri di Lucio Caracciolo e Regis Debray.
Tra il 2022 e il 2023: ombre e chiavi di volta
Guerra, inflazione, shock energetico: vediamo in dettaglio gli eventi chiave dell’anno che sta finendo cercando poi di mettere in campo qualche previsione per il 2023.
Trump, Biden e il decoupling
Gli Stati Uniti hanno scatenato una vera e propria guerra economica contro la Cina sul fronte delle tecnologie. In particolare sui chip. Biden chiede agli alleati riluttanti di seguire la stessa linea. Ma si scopre che neanche gli Usa possono fare a meno della Cina, persino per mandare avanti la sua industria bellica.
La Germania, rapporti aperti con la Cina
Il modello economico tedesco, a cui l’Italia è legata per le subforniture, ha bisogno di revisione ma intanto ha deciso di andare in direzione opposta a Usa e Ue continuando a annodare legami con la Cina. Una opzione alternativa al decoupling stigmatizzata in Italia.
L’auto elettrica, la Cina, gli Usa, l’Europa
Negli Stati Uniti gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche sono riservati a prodotti Mede in Usa e mentre la Germania irrobustisce gli scambi con la Cina nel settore, Stellantis perde occasioni di partnership.
Un caso di possibile deglobalizzazione: i chip
La produzione di semiconduttori è diventata l’attività più importante al mondo a livello industriale visto che i chip costituiscono i mattoni di tutta la civilizzazione numerica. Ma la loro produzione, super globalizzata, adesso va a singhiozzo. E il motivo è tutto geopolitico.
È vero che l’Europa si sta distaccando dalla Cina?
Alcune grandi compagnie come Apple, Google e Amazon stanno spostando produzioni in Vietnam e India dalla Cina ma il processo di decoupling va lento e presenta spinte in senso contrario. L’Europa si allinea agli Usa ma grandi aziende tedesche continuano a investire nel paese asiatico.
Big Oil, la lobby contro il prelievo sugli extraprofitti
In Europa e non solo si parla di tassazione degli extraprofitti delle compagnie che stanno speculando sui prezzi dell’energia e sulla guerra in Ucraina. Intanto le società fanno discorsi di riconversione verso fonti sostenibili ma continuano a investire sul fossile e a incassare dividendi galattici. Non si fermeranno da sole.
Auto e componenti: la grande trasformazione
Sono pochi e quasi tutti cinesi i produttori d’auto in grado di rispondere alle sfide dell’auto elettrica e a guida autonoma. Un’auto-commodity, sempre più a noleggio, che interessa ora anche le società della Gigeconomy. In Italia gran parte della componentistica soffrirà particolarmente.