Sabato 3 settembre alle ore 10 presso il CineTeatro – Oratorio di Cernobbio, ha inizio l’AltraCernobbio, le 49 organizzazioni di Sbilanciamoci con la partecipazione di rappresentanti della CGIL, di OXFAM, Fridays for future, Forum Diseguaglianze, un’iniziativa dove discutere e condividere idee e iniziative contro la guerra, per un diverso modello di sviluppo.
Autori Sezioni: Giulio Marcon
Deputato indipendente per Sinistra ecologia e libertà, presidente del Comitato tecnico scientifico della Scuola del sociale della Provincia di Roma. È stato tra gli ideatori e fondatori della campagna Sbilanciamoci! ha scritto “Le amiguità degli aiuti umanitari” (Feltrinelli 2002) e, con Mario Pianta, “Sbilanciamo l’economia” in corso di pubblicazione (Laterza 2013)
Europe for peace, mobilitiamoci per il cessate il fuoco e i negoziati in Ucraina
Il 23 luglio è necessario che in ogni città ci siano presidi di protesta, raccolte di aiuti per le popolazioni, manifestazioni. Contro chi – sulla pelle delle popolazioni civili – vuole la guerra a oltranza e pensa sia possibile “vincere”.
Ucraina: la pace possibile
La guerra rischia di essere archiviata dai media ma di non fermarsi, tra l’assuefazione generale. Il prossimo 23 luglio il cartello di centinaia associazioni e reti della società civile Europe for peace ha lanciato una mobilitazione in tutte le città d’Italia per il cessate il fuoco in Ucraina e per la ripresa dei negoziati tra […]
Perché deve vincere la pace
L’Italia ora invia anche armi pesanti, ma l’intenzione è cambiata radicalmente: da azione di sostegno alla difesa ucraìna all’offensiva contro Mosca e in terra russa.La politica italiana (quasi tutta) balbetta, prona alle alleanze militari, al complesso militare-industriale e alle dinamiche di guerra.
La soluzione non è militare, ma solo politica
Si continua a pensare – nei circoli occidentali – che la soluzione alla guerra in corso sia militare (la sconfitta sul campo di Putin), mentre può essere solo politica: intanto la ricerca di un accordo per il “cessate il fuoco”. L’invio delle armi invece prolunga la guerra e rischia di estenderla e di renderla più […]
Un 25 aprile di pace
In ogni guerra chi la pensa diversamente viene messo all’indice anche se pensavamo che questa abitudine fosse stata superata dopo 70 anni di democrazia. Dopo la perfida Albione ora c’è la perfida Anpi. Piuttosto si dovrebbe vergognare chi in questi anni – nel mondo delle imprese che controllano giornali importanti in questo paese – ha […]
“A ognuno di fare qualcosa”
L’insegnamento di Aldo Capitini torna al centro della marcia Perugia-Assisi che si terrà il prossimo 24 aprile: un appuntamento importante per mobilitare tutti coloro che vogliono far sentire la voce della pace, della condanna della guerra, dell’alternativa ad un mondo fondato sulle armi e la sopraffazione.
Le alternative alla guerra in Europa
L’ebook che racconta la storia recente dell’Ucraina e presenta le vie di una pace possibile, con analisi e testimonianze sull’opposizione alla guerra e la società civile a Mosca, a Kiev e nel resto d’Europa: i conflitti vanno affrontati con gli strumenti della politica, per costruire un ordine di pace.
Vincere la pace
Chi aggredisce i pacifisti contrari all’invio di armi in Ucraina fa finta di dimenticare che i russi combattono anche con armi che arrivano dall’Italia. Da sempre i pacifisti si battono per limitare il commercio di armi. La Camera invece vuole portare al 2% del Pil la spesa militare, una vergogna.
I pacifisti italiani e l’Ucraina
I pacifisti, in Italia e altrove, hanno reagito subito all’invasione russa dell’Ucraina: milioni di persone nel mondo hanno partecipato a manifestazioni e proteste. Oltre la richiesta di fermare la guerra c’è l’idea che la sicurezza non si protegge con le armi, va costruito un ordine internazionale di pace.