Bassa partecipazione, regole incerte, esiti contestati: la democrazia Usa non è mai stata così fragile, tra le falsità e le minacce di Trump e l’immobilismo di Kamala Harris. Le elezioni del 5 novembre mostrano le pericolose derive della politica, che da Washington arrivano fino a noi.
Autori Sezioni: Gian Giacomo Migone
La logica bellica: chi trae vantaggio dagli attacchi
In molti casi di attacchi violenti – terroristici o militari, di gruppi armati o di Stati – le parti lese, pur preavvertite, non hanno voluto o saputo prevenirli ma hanno lanciato controffensive ben più ampie. La logica delle armi è quella dell’escalation e dell’estensione dei conflitti.
Il 25 luglio, Giorgia Meloni e l’opportunismo del potere
A ottant’anni dalla caduta del fascismo, il 25 luglio 1943, il governo di Giorgia Meloni – incapace di rileggere la storia – presenta un tratto comune con le vicende di allora: un opportunismo che sbaglia i calcoli, a cui si aggiunge la sottomissione agli Stati Uniti.
Lo scopo della guerra è un’Europa sottomessa
La formuletta banale, con cui i nostri politici locali – di maggioranza e di gran parte dell’opposizione – assicurano la loro fedeltà “europea ed atlantica” nega una realtà sempre più evidente. Che tra gli scopi di questa guerra, forse la principale, vi è quella di tenere l’Europa divisa e sottomessa. Da Il Fatto
Prima di comprare le armi meglio chiarire il perché
Draghi dovrebbe chiarire la destinazione del 2% del Pil alla Difesa. Una difesa integrata europea, anche all’interno della Nato, consentirebbe cospicui risparmi dei singoli stati, oltre che assicurare maggiore peso dell’Europa all’interno dell’Alleanza. Da Il Fatto.
McKinsey & Draghi
La consulenza del ministero dell’Economia alla società statunitense McKinsey è gravida di incongruenze e potenziali conflitti d’interessi. Le spiegazioni finora fornite dal ministero non minimizzano, semmai aggravano le preoccupazioni. Visto il curriculum del presidente del Consiglio e il problema annoso delle “revolving doors” sarebbe il caso che oltre al ministro Franco, fosse lo stesso Draghi […]
Un governo per la politica europea. Il paradosso italiano
Sul tavolo del nascente governo Draghi sono molti i dossier urgenti sull’Europa – dal fisco all’immigrazione, dalla giustizia alla governance, dal modello di sicurezza alle relazioni con gli altri blocchi geopolitici – che interrogano la sua capacità di azione e il suo spazio di manovra nella Ue.