La sfida cinese è un brusco risveglio per il governo e l’industria tedeschi e per l’Europa intera. La sua aggressiva concorrenza mette in pericolo la sopravvivenza di importanti industrie, come quella dell’auto. Solo una politica industriale europea potrà gestire i conflitti sociali ed economici che si annunciano.
Autori Sezioni: Annamaria Simonazzi
Vecchie e nuove asimmetrie: l’Europa di fronte alla guerra
Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio, Francesco Zezza, Giuseppe Celi, Jelena Reljic
15 Aprile 2022 | Sezione: Europa, Nella reteLa dipendenza dei paesi europei dalla Russia non si limita alle fonti energetiche, si estende anche ad alcune materie prime e beni intermedi chiave. Risulteranno impoverite le economie più dipendenti dall’export come la Germania e le più indebitate come l’Italia. Da Eticaeconomia.
Il Coronavirus in un’Europa divisa e diseguale
Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio, Giuseppe Celi
31 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLa crisi del 2008 aveva mostrato la disfunzionalità di un modello d’integrazione europea centrato su una divisione strutturale tra paesi del centro – Germania in testa – e della periferia. Con la pandemia la situazione si aggrava: se vuole sopravvivere, alla Ue serve una radicale riforma politico-economica.
La crisi dell’Unione Monetaria e le relazioni centro-periferia in Europa
Andrea Ginzburg e Giuseppe Celi, Annamaria Simonazzi, Dario Guarascio
6 Febbraio 2018 | Sezione: Economia e finanza, Europa, SocietàLa crisi dell’eurozona ha disvelato in modo eclatante i limiti e le imperfezioni dell’attuale assetto delle relazioni istituzionali, economiche e monetarie in Europa. La crisi dell’EZ ha radici lontane. Amartya Sen, con mirabile sintesi, inquadrava la crisi del progetto europeo come una sorta di “punizione” derivante da errori di varia natura www.eticaeconomia.it
L’Europa in crisi e il mistero della competitività
Lo Stato dell’economia/Come dimostra la Germania, lo sviluppo economico dei paesi dell’Eurozona dipende dalla specializzazione della produzione
Differenze di genere: la riduzione c’è, ma al ribasso
Lavoro cercasi/3 Aumentano le famiglie in cui la donna è il percettore principale di reddito. Ma il tasso di occupate rimane il più basso del continente
Da Versailles a Maastricht
L’Europa ripete gli errori del 1919 e dimentica le lezioni di Keynes. La paralisi di oggi ci viene dall’ossessione per la “disciplina” del debito, dall’impossibilità di estendere il modello tedesco e dall’incapacità di riorientare l’opinione pubblica. Così l’austerità sta uccidendo la crescita (*)
Chi scommette sulle calende di agosto
Se negli Usa non ci sarà un accordo sul limite massimo del debito, ne potrebbero conseguire l’avvitamento del sistema finanziario e la caduta del dollaro come moneta di riferimento
Se chiude la fabbrica delle badanti
Il welfare sommerso che diventa criminale. Un ministro che fa la legge e nasconde la mano. Un paese che chiede gli immigrati e li respinge. Un paradosso che diventa ipocrisia di Stato. E alla fine il governo capitola: la sanatoria si fa, ma non si dice
Alti salari contro la recessione
La crisi ci costringe a cambiare. Politiche di redistribuzione del reddito sono essenziali per imboccare una nuova strada di sviluppo. Per farlo, serve un intervento pubblico non limitato alle politiche fiscali e un nuovo patto sociale, in direzione opposta a quella dell’accordo del 22 gennaio