Il puzzle dei debiti pubblici dei paesi europei e le politiche, divergenti, nell’Unione per alleviarne il peso. Senza che siano state diradate le nubi sulle pressioni dei paesi cosiddetti “frugali” in funzione del patto di stabilità.

Il puzzle dei debiti pubblici dei paesi europei e le politiche, divergenti, nell’Unione per alleviarne il peso. Senza che siano state diradate le nubi sulle pressioni dei paesi cosiddetti “frugali” in funzione del patto di stabilità.
Regioni del Nord e del Sud, un’Europa sempre più divisa: le dinamiche dell’economia producono squilibri tra centri e periferie, ed è compito della politica affrontarli. Il nuovo libro di Gianfranco Viesti offre una mappa delle asimmetrie di oggi.
Il G20 Salute ha concesso un’ingombrante titolarità al settore privato. La proprietà intellettuale è stata evocata timidamente da Italia, Francia e Spagna e neutralizzata. La proposta di India e Sudafrica esce indebolita, l’Oms ha manifestato tutta la sua marginalità. Da il manifesto.
Assalto all’articolo 9. Lo scopo è lanciare il grande business della “green economy” come i mega impianti per l’energia solare ed eolica senza piani paesistici. Da Il Fatto.
El texto España 2050 desde el gobierno Sanchez incorpora 9 retos, 50 objetivos y algo más de 200 medidas para lograrlos.El mayor gasto público sería compensado con más ingresos de impuestos y de la lucha contra el fraude. Da El Periodico.
The U.S., U.K. and China are roaring ahead, while most lower income nations are struggling, reversing decades of progress in alleviating global poverty. ‘This has become the inequality virus.’ Da Wall Street Journal.
La liberalizzazione dei brevetti può distruggere l’innovazione e lasciare impreparati di fronte a una nuova epidemia come sostengono le imprese farmaceutiche? Da La rivista Il Mulino.
Nell’anno della pandemia e del collasso di vari sistemi sanitari la spesa militare ha continuato a crescere nel mondo al ritmo del 2,6%. In Italia quest’anno sfiora i 25 miliardi, con incremento dell’8,1%, primo committente l’Egitto di al Sisi. Stanziamenti ancora poco precisati nel Pnrr.
La popolazione degli iscritti al dottorato di ricerca, dopo una crescita impetuosa tra la fine degli anni ’90 e il 2008, è declinata fino al 2015 per poi stabilizzarsi sulle 10mila unità l’anno. Solo il 28% resta in accademia, contro il 50% di altri paesi, dalla Francia alla Germania al Regno Unito.
La Cina sta diminuendo il volume degli investimenti in Occidente, e in Europa, a vantaggio dei paesi del Sudest asiatico. Inoltre sta aumentando gli investimenti per rendersi autonoma su semiconduttori e aviazione civile. Ma è troppo poco per pensare a una crisi della globalizzazione.