Sabato 5 marzo a Roma migliaia di persone scenderanno in piazza per il “cessate il fuoco” in Ucraina e non solo temporaneo: sarà una grande manifestazione contro la guerra e per ribadire le ragioni di una soluzione negoziata e condivisa. Ed è un peccato, un errore, che dalla versione finale della convocazione siano scomparse la […]
Archivio del autore | Rachele Gonnelli
Cessate il fuoco, solidarietà con le vittime
Chiediamo subito il “cessate il fuoco”, nel rispetto dei principi della legalità internazionale, della sovranità, dell’autodeterminazione dei popoli, del rispetto dei diritti delle minoranze. Chiediamo una grande spinta di solidarietà con la popolazione ucraina, con l’invio di aiuti di prima emergenza e con l’accoglienza dei rifugiati nel nostro paese. Con questo spirito aderiamo alla manifestazione […]
Putin’s aggression makes clear the case for an anti-war movement
Activists should champion Ukraine’s right to resist and an international order based on shared values and peace. Da The Guardian.
Riletture: Chernobyl, l’altra tragedia ucraina
Il racconto dell’inviato de il manifesto a Chernobyl 14 anni dopo il collasso del reattore 4: sole scintillante, vento, neve e 1238 milli-roentgen sopra il mostro ancora vivo. Stipendi da fame, ricordi radioattivi.
Appello dei pacifisti tedeschi: “Giù le armi!”
“Fermare subito l’attacco. Rinunciare alla resistenza militare, la resistenza deve essere civile”. Le parole d’ordine lanciate da 150 personalità del pacifismo tedesco e 10 organizzazioni. Con la richiesta di non inviare armi e facilitare la ripresa dei negoziati.
Ucraina: fermare la corsa alle armi e accogliere
La Commissione e vari stati, tra cui l’Italia, si accingono a inviare armi a Kiev per continuare una guerra che ha già fatto quasi 400 morti, 1.500 feriti e mezzo milione di profughi. Ma i cittadini vogliono fermare l’escalation e il riarmo: lo dimostrano le manifestazioni ovunque, anche in Russia.
L’invasione russa segna una svolta nell’ordine mondiale 🇮🇹🇬🇧
Non è vero che dal ’45 abbiamo vissuto in pace. Ma allora l’inclusione di Germania e Giappone nel consesso mondiale raffreddò i conflitti. Invece l’umiliazione di Russia e Cina, insieme a keynesismo militare, brutali ricette di austerity e una Nato aggressiva a est hanno aggravato il quadro.
La doppia morale delle politiche di accoglienza di fronte alle guerre
Circa 400 mila persone hanno raggiunto i confini di Polonia, Ungheria, Romania e Moldavia dall’Ucraina. Kiev ha attivamente contribuito alla realizzazione di un muro anti-migranti di fronte alla crisi migratoria innescata lo scorso anno dalla Bielorussia, e in Ucraina sono intrappolati anche migliaia di migranti provenienti in particolare dall’Africa. Da Adif
Russia’s invasion of Ukraine marks a deep turning point in the world order
The popular movement for peace needs to be rekindled, to reassert itself. Peoples everywhere need to assert their right to participate in the creation of the new world order, based in peace, cooperation, and collaboration and bitter conflict. Da Common Dreams.
Il bluff dell’Ucraina «nazione inesistente» e i rischi per l’integrazione europea
L’idea dell’Ucraina come di una nazione inesistente, artificio prodotto da una stretta cerchia, si alimenta e convive con la realtà di un paese spaccato trasversalmente. Da Domani.