La speranza di Tsipras è di resistere fino al 2018, quando la prospettiva di sbarazzarsi di buona parte del debito diventerà più concreta e finirà il programma di “salvataggio” della Grecia
Risultato della ricerca "pensioni"
Newsletter n.475 – 31 maggio 2016
Capire e cambiare i bilanci locali. A scuola con Sbilanciamoci!
Usa, per il 90% reddito fermo da 40 anni
Il successo di candidati outsider rispetto ai partiti tradizionali, come Trump e Sanders, esprime la richiesta di cambiare la politica dominante fin dagli anni ’80 che ha esasperato le disuguaglianze
Cina, la tempesta si è calmata
L’economia torna a crescere. Ma per ridurre il livello delle diseguaglianze si pone certamente l’esigenza di un aumento sostanziale della spesa per il welfare
Come cambiare le politiche locali
62 proposte dettagliate per favorire partecipazione e uguaglianza, assicurare sostenibilità e vivibilità, praticare buon governo e innovazione e promuovere inclusione e solidarietà
Disuguaglianze: un’anteprima dal libro di M. Pianta e M. Franzini
Questo libro vuole fornire una spiegazione dell’elevata disuguaglianza – con attenzione soprattutto alla dimensione economica – che sia sufficientemente ‘semplice’ da identificarne i principali meccanismi e che sia capace allo stesso tempo di dar conto della sua complessità. La nostra tesi è che quattro forze siano alla radice dell’attuale disuguaglianza economica.
Disuguaglianze. Quante sono, come combatterle
Mario Pianta, Maurizio Franzini
28 Aprile 2016 | Sezione: Economia e finanza, Europa, Mondo, Recensioni, SocietàOggi le disuguaglianze sono espressione di processi globali ma la capacità delle politiche nazionali di affrontare questi cambiamenti è fortemente diminuita e gli stati sembrano accettare la propria impotenza. Un’anticipazione del libro di Maurizio Franzini e Mario Pianta
Newsletter n.470 – 25 aprile 2016
Jobs Act, più ombre che luci
Il fantasma della Brexit
Il 23 giugno prossimo si terrà il referendum per decidere se il Regno Unito debba restare o meno nell’Unione Europea. Con quali conseguenze, nel caso di una uscita?
Appello “Senza una politica migratoria umana ed un’Europa federale non c’è futuro”
Nei primi tre mesi del 2016, 531 uomini, donne e bambini hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Unione Europea per fuggire da guerre, povertà e trovarvi un futuro migliore. Vogliamo un’Europa dalle porte aperte, che garantisca ai migranti una via d’accesso sicura e legale senza costringerli a mettere a repentaglio la propria vita.