«Il mercato rende liberi, ed altre bugie del neoliberismo», di Mauro Gallegati è piacevolmente leggibile anche da non economisti e fa venire in mente il Candide di Voltaire. Da il manifesto.
![Per congedare il paradigma dominante PH MICHELE ALBERTO SERENI](https://sbilanciamoci.info/wp-content/uploads/2021/03/arte15-scaled-100x100.jpg)
«Il mercato rende liberi, ed altre bugie del neoliberismo», di Mauro Gallegati è piacevolmente leggibile anche da non economisti e fa venire in mente il Candide di Voltaire. Da il manifesto.
Sta per scoppiare una nuova bolla?
Reddito di inclusione, arriva il via libera
Governi e istituzioni internazionali hanno sottovalutato le conseguenze depressive delle politiche di austerità perchè basano le proprie previsioni su modelli irrealistici e con un forte contenuto ideologico. Gli stessi modelli sono alla base delle riforme strutturali che i Governi europei stanno portando avanti.
Non è vero che l’interesse individuale muove il mondo, non è vero che non c’è altro mondo possibile. La road map di Kaushik Basu “oltre la mano invisibile, per una società giusta”
La concentrazione delle vendite, dei profitti e della spesa in ricerca e sviluppo delle multinazionali statunitensi nel settore difesa e aerospazio è tale da condizionare la domanda europea pilotata dalle scelte dell’Alleanza atlantica.
Nell’introduzione al libro di Silvia Giagnoni, Goffredo Fofi ripercorre la storia operaia rilanciando un movimento collettivo che mostri le unghie e proponga pensiero critico.
Di fronte all’ipotesi non impossibile di una condivisione consensuale del potere tra Macron e il Rassemblement National, dobbiamo riflettere sul significato di un Nuovo Fronte Popolare, evidenziandone sia le difficoltà che le potenzialità. Saggio pubblicato da Aoc in Francia e da il manifesto in Italia.
Appena pubblicata l’ultima edizione dell’Open Budget Survey, importante Rapporto indipendente sulla trasparenza, l’apertura e il controllo dei bilanci statali in 125 Paesi. Nonostante qualche miglioramento rispetto al passato, la situazione globale non è affatto buona. E l’Italia non fa eccezione.
Secondo alcune stime l’economia cinese è in fase di rallentamento. In realtà per il momento il Pil è in crescita di oltre il 5%. C’è senz’altro un cambio di strategia in atto e si presentano alcuni problemi, soprattutto sociali, che la dirigenza cinese è chiamata ad affrontare.