Anche Monsignor Matteo Zuppi Arcivescovo di Bologna e Presidente Cei, Rita Monticelli delegata Sindaco sui diritti umani interverranno venerdì 22 luglio in piazza Nettuno a Bologna, dove si svolgerà un. flash mob.

Anche Monsignor Matteo Zuppi Arcivescovo di Bologna e Presidente Cei, Rita Monticelli delegata Sindaco sui diritti umani interverranno venerdì 22 luglio in piazza Nettuno a Bologna, dove si svolgerà un. flash mob.
Il gruppo “Donne in nero contro la guerra” di Alba aderisce alla giornata di mobilitazione nazionale per la pace del 23 luglio. La manifestazione si svolgerà nella centrale via Maestra dalle 16.
Lo striscione con il logo di Europe for Peace davanti al Comune di Padova. Aderendo all’appello per una conferenza internazionale di pace, un sit-in è stato organizzato per la giornata di mobilitazione nazionale ed europea del 23 luglio davanti a Palazzo Moroni.
Il prossimo 28 settembre l’Europarlamento discuterà la proposta di istituire un centro di ricerca biomedica pubblico per nuovi farmaci e vaccini senza brevetti. Una lettera aperta di scienziati e studiosi italiani sostiene questa idea.
Il Coordinamento Provinciale di Cagliari “Prepariamo la Pace” e le Associazioni, Comitati, Sindacati e Movimenti Politici aderenti, promuovono a Cagliari il 23 luglio con inizio alle ore 19,00, nella Piazza Garibaldi, una manifestazione per la pace, in concomitanza con la mobilitazione a livello nazionale.
Il prossimo 23 luglio, a 150 giorni dallo scoppio del conflitto, la coalizione Europe for Peace chiama alla mobilitazione nazionale in tutte le città italiane
La guerre en Ukraine n’est que l’exemple le plus récent, la guerre plus récente générée par ce système que les institutions démocratiques ne sont plus capables de contrôler. Un système qui produit des armes. Des armes qui provoquent des guerres.
Il 23 luglio è necessario che in ogni città ci siano presidi di protesta, raccolte di aiuti per le popolazioni, manifestazioni. Contro chi – sulla pelle delle popolazioni civili – vuole la guerra a oltranza e pensa sia possibile “vincere”.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia.
Il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro al mese. La retribuzione media delle donne nel 2021 risulta inferiore del 25% rispetto alla corrispondente media maschile. Da Rainews