Il Governo continua a concedere uno status privilegiato all’industria della difesa e delle produzioni militari. Mentre stringe le maglie di economia e spostamenti personali. In questo momento di emergenza non è possibile che all’industria militare venga – ancora una volta – riservato un trattamento speciale.
Archivio | Marzo, 2020
Giù le mani dai fondi strutturali
Il commissario europeo Paolo Gentiloni conferma l’ipotesi di utilizzare i fondi strutturali europei non ancora impegnati per finanziare le spese straordinarie dell’emergenza Covid-19. Tale modalità ha il vantaggio di essere rapidamente attivabile, a differenza del Meccanismo Europeo di Stabilità. Dal sito del Sole24ore.
Non serve un piano Marshall, ma un piano Delors/Draghi
Per contrastare la pandemia di coronavirus, con Banca europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti, l’Europa potrebbe mobilitare 1.000 miliardi di euro. Da blog dell’Huffington Post.
Catene globali del contagio e politica industriale
Andrea Coveri, Claudio Cozza, Leopoldo Nascia
26 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLo shock economico della pandemia dipende dall’assetto dell’economia capitalistica mondiale in seguito alla globalizzazione neoliberista. Serve un approccio radicalmente diverso di politica industriale che colmi le asimmetrie strutturali tra le economie, verso uno sviluppo egualitario e cooperativo.
Andrà a finire bene? Come sta funzionando il Ssn
Di fronte al Covid-19 il Servizio sanitario nazionale sconta limiti e aporie. Ma mostra anche grandi doti di resilienza, che affondano le radici in un patrimonio quarantennale di lotte sociali, competenze e idealità a cui si deve tornare a guardare. Consapevoli che “per le cose difficili, ci vuole intelligenza collettiva”.
Coronavirus: una cura anche per il commercio globale
Mai come ora, di fronte al Covid, è urgente ricondurre il commercio globale in una strategia che metta al centro dell’agenda politica nazionale ed europea la giustizia sociale, la possibilità di lavorare e sostenersi dignitosamente, e la giustizia ambientale, la possibilità di avere un futuro sul pianeta.
L’Europa: che cosa fa, che cosa servirebbe
Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.
Le armi spuntate dell’Europa nella “guerra” al virus
Di fronte all’epidemia, politica monetaria e politica fiscale servono a poco se non sono coordinate fra loro e a livello europeo: un coordinamento che le istituzioni Ue non sono pronte a esercitare. Manca un governo federale per ripartire i costi dell’emergenza e armonizzare i comportamenti degli Stati.
Preparare il dopo-virus
Gli operai di alcune industrie di armi hanno proclamato lo sciopero e Cgil Cisl e Uil sono impegnate in una trattativa con il governo per ridurre la lista delle aziende considerate essenziali. Minacciano lo sciopero generale ma si può ipotizzare anche una rete, azienda per azienda, di “comitati di salute sociale”, per individuare produzioni superflue […]
“Ue e Bce, non è così che si supera la crisi”. L’appello di 103 economisti
Unione Europea e Banca Centrale Europea stanno rispondendo con politiche del tutto inadeguate all’emergenza legata al coronavirus, esponendo la Ue a una crisi esiziale. Cosa è necessario davvero: l’appello di oltre 100 economisti italiani. Da “MicroMega online”.