Le forti Regioni del Nord chiedono, sgravi fiscali ma i numeri danno torto a Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna: vogliono segare il ramo su cui sono sedute, travolgendo lo Stato.

Le forti Regioni del Nord chiedono, sgravi fiscali ma i numeri danno torto a Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna: vogliono segare il ramo su cui sono sedute, travolgendo lo Stato.
Il dibattito sulla Torino-Lione è confuso e fuorviante. Non si tratta di essere a priori pro o contro nuovi tunnel ferroviari, ma di capire se e dove ha senso realizzare opere così rilevanti sotto il profilo economico e ambientale, facendo ordine tra obiettivi politici e valutazioni tecniche.
Il prossimo sabato 23 febbraio, Sbilanciamoci! parteciperà a un seminario organizzato da Link Coordinamento Universitario sugli effetti dell’autonomia differenziata su sanità, istruzione, lavoro e ambiente.
Sabato 16 febbraio il portavoce di Sbilanciamoci! Giulio Marcon ha raccontato su Radio Popolare cosa significa uscire oggi dall’austerità.
Sul sostegno al reddito, workfare più che di welfare, la sfida sarà implementare vere politiche attive. Sulle pensioni, di fatto si introduce l’ennesimo regime derogatorio provvisorio, senza affrontare i nodi strutturali.
Le somiglianze fra Veneto e Catalogna sono assai maggiori di quanto comunemente ritenuto. In entrambi i casi l’obiettivo è uno status differente da altre aree del Paese, con il fine di sottrarsi alle regole di compartecipazione alla fiscalità generale trattenendo la maggior parte del gettito per sé.
Il Reddito di Cittadinanza può avere impatti significativi. Ma c’è il rischio che possa fallire a causa di incongruenze, scelte sbagliate nell’erogazione, confusione nel funzionamento, contraddizioni organizzative.
La manovra del governo fa l’opposto di ciò che si dovrebbe per rilanciare l’economia: ridurre gli oneri sul debito pubblico e aumentare la spesa per gli investimenti. Da dove cominciare? Da una patrimoniale sui super-ricchi…
L’ambasciatore è tornato a Roma ma la tensione Italia-Francia non si placherà. Oltre ai gilet gialli, al neocolonialismo in Africa, alle partecipazioni azionarie, all’origine c’è il dossier libico. Con un capitolo da 67 miliardi di dollari: il fondo sovrano LIA.
Interessi privati e conflitti di interesse, corruzione nelle Asl, cure inadeguate, Lea inefficaci: le proposte di Slow Medicine per migliorare la sanità pubblica senza devoluzione a 40 anni dalla nascita del Ssn. quotidianosanità.it