Decarbonizzare i trasporti, abbattere le emissioni, creare buona occupazione, ridurre le disuguaglianze. Un recente report dell’Alleanza Clima Lavoro mostra come sia possibile raggiungere i traguardi di una giusta transizione sul fronte della mobilità. E quanto sia insostenibile il costo dell’inazione.
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La filiera automotive italiana ai raggi X
Presentati i risultati di un’indagine dell’Osservatorio TEA sulla filiera automotive. 8 aziende su 10 guardano con fiducia all’auto elettrica, ma mancano i profili adatti da assumere e una guida da parte del Governo. Le priorità? Politiche industriali mirate e attenzione a formazione e nuove competenze.
L’auto italiana e la strada del futuro
Per rispondere alle sfide economiche, sociali e ambientali di oggi e di domani, la nostra industria automotive è chiamata a seguire la via dell’elettrico. Ma serve una politica industriale per la giusta transizione. Ad Atessa un confronto promosso da Cgil e Fiom Abruzzo e Molise con Alleanza Clima Lavoro.
Le nuove sfide dell’era tecnologica
Online tre video della conferenza del progetto europeo GroWInPro – della cui rete di stakeholder della società civile fa parte Sbilanciamoci! – organizzata con l’OCSE: tra questi l’intervento, illuminante, del premio Nobel Joseph Stiglitz sull’impatto globale delle nuove tecnologie sulle disuguaglianze.
Covid ed economia: ciò che si sa, ciò che ci aspetta
Dalla caduta del Pil all’aumento del debito, della povertà e delle disuguaglianze, fino alle trasformazioni del lavoro, della produzione e dei mercati internazionali: ciò che sta succedendo nel mondo a causa della pandemia. E ciò che possiamo ragionevolmente attenderci nel prossimo futuro.
Democratizing Work. Tre proposte per il lavoro
Rilanciamo l’appello apparso in contemporanea su “il manifesto” e altre 40 testate internazionali il 15 maggio scorso, con cui oltre 3mila accademici di 650 università del mondo chiedono una democratizzazione e demercificazione del lavoro, in una prospettiva di sostenibilità e risanamento ambientale.
Un piano di rinascita. Lo Stato alla guida dell’economia
L’Italia che vogliamo/Un piano per affrontare i nodi irrisolti del nostro sistema economico-sociale. Con tre indirizzi di fondo: garantire il diritto a un’esistenza dignitosa; promuovere sostenibilità ambientale e sociale; reinvestire nel settore pubblico dell’economia su sanità, scuola, ricerca, territorio.
I rischi di una ripartenza a velocità differenziate
Con l’imminente fase 2 si prospetta una ripartenza differenziata in base ai settori e alle professioni. Ma quali sono e dove sono concentrati i lavori e gli occupati più a rischio contagio? Senza interventi compensativi che accompagnino la riapertura, le disuguaglianze aumenteranno. E il Sud ne farà le spese.
Perché questa epidemia non diminuirà la disuguaglianza
Storicamente le epidemie portano a una riduzione delle disuguaglianze. Stavolta non sarà così. Le conseguenze del lockdown uniformemente adottato in tutto il Paese non saranno affatto uniformi, colpendo di più chi è già in svantaggio. Servono misure correttive per il lavoro giovanile e femminile.
I primi impatti della pandemia sulle cooperative italiane
Gli addetti cooperativi coinvolti nelle attività sospese dai decreti del 22 e 25 marzo 2020 ammontano al 15% della base occupazionale delle cooperative, oltre 180mila, tre su quattro nei servizi: in pratica tutti quelli del settore delle attività artistiche e culturali e dei servizi di alloggio e ristorazione.