Dagli anni Settanta, con l’affermazione delle dottrine neoliberiste, le migrazioni sono state sempre più connotate negativamente e presentate come antagoniste al nuovo ordine economico, politico e sociale
Archivio | Società
Pensioni, le riforme che Boeri non propone
Tutti dovrebbero essere assicurati presso con le stesse norme. E invece sopravvivono sistemi di categoria che quando andranno in deficit ne scaricheranno il peso sulla collettività. Ma nessuno se ne occupa
La faccia violenta dell’informazione
Sull’onda lunga dei fatti di Colonia l’informazione ripropone il binomio criminalità e immigrazione. Incurante dei dati che parlano di un calo dei detenuti stranieri rispetto al totale della popolazione carceraria
Maternità surrogata, non chiamiamola libertà
Attorno alla maternità surrogata si sta aprendo un mercato, con giri di affari per nulla trascurabili se si tiene conto del contorno di agenzie di intermediazione, cliniche private, consulenze legali e assicurative che comporta
Università, sempre più piccola e classista
Sempre più giovani delle famiglie meno abbienti, provenienti dai diplomi più deboli, in genere quelli tecnici, e dai territori meno ricchi rinunciano alla formazione universitaria. Il rapporto della Fondazione Res
Il bonus giovani? Solo agli italiani
Secondo la legge di stabilità 2016, la card di 500 euro per consumi culturali andrà solo ai giovani italiani o comunitari. Eppure è noto che tra gli 800mila e più studenti di provenienza straniera i nati in Italia sono ormai il 53%
Come rispondere al disagio dei giovani/2
Una generazione precaria, consapevole della crisi, che guarda con scetticismo verso quei soggetti politici e sindacali che vorrebbero percorrere quella strada. La seconda puntata dell’analisi
Armi e guerre, Banca Etica dice no
Dal 2012, un organismo interno alla banca monitora gli andamenti relativi al ruolo delle banche nelle esportazioni delle armi e incalza le banche con cui ha rapporti a smarcarsi da operazioni di finanziamento di armi
Cultura, una legge strumentale
Affermare la cultura come bene essenziale per poi limitarsi a servirsene per regolare il diritto di sciopero senza porsi il problema di come garantire l’accesso alle prestazioni culturali ai cittadini è poco costituzionale
Perchè i giovani non protestano?
Una generazione precaria, consapevole della crisi, che non si mobilita per i propri diritti. Che, anzi, guarda con scetticismo verso quei soggetti politici e sindacali che vorrebbero percorrere quella strada. Una analisi in 2 puntate