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Archivio | primo piano

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La nuova strada per le imprese

Sul prossimo decreto da 55 miliardi si stanno abbattendo 2.800 emendamenti. Molti con il vecchio refrain liberistico che ha prodotto tassi di crescita da prefisso telefonico e precarizzazione. Diverso deve essere il ruolo dello Stato: più condizionalità al credito per le imprese, per una fase 2 sostenibile, libera dalle mafie.

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Le banche e la pandemia

Unicredit chiude il primo trimestre del 2020 in forte perdita. Ma non è la sola a trovarsi con ingenti problemi di conto economico e di patrimonio. Il Fmi intravede rischi di stabilità dell’intero sistema finanziario globale. Il quadro si complica con l’emergenza Covid-19.

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Il Covid-19 tra cura e potere

In questo momento di crisi, in cui il virus ci sta rivelando i limiti della nostra organizzazione sociale, il rovesciamento del “paradigma della cura” serve a pensare la ricostruzione in un modo nuovo, imparando dalle femministe latino americane.

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La tua firma per l’Italia che vogliamo

Il documento “In salute, giusta, sostenibile. L’Italia che vogliamo”, promosso da 42 studiosi e dirigenti di associazioni, sta già raccogliendo molte adesioni. L’obiettivo è avviare un grande dibattito pubblico sul futuro del Paese nel dopo-epidemia, con proposte concrete per il governo, le istituzioni, la politica.

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Debitori per sempre?

Negli ultimi 20 anni l’Italia ha pagato per interessi sul debito pubblico una somma pari a 2 anni di Pil. Per non restare in una condizione di eterni debitori, si deve abbattere il debito. Come? Aumento del Pil su regioni e produzioni strategiche, lotta all’evasione, patrimoniale sull’1% più ricco.