Si continua a pensare – nei circoli occidentali – che la soluzione alla guerra in corso sia militare (la sconfitta sul campo di Putin), mentre può essere solo politica: intanto la ricerca di un accordo per il “cessate il fuoco”. L’invio delle armi invece prolunga la guerra e rischia di estenderla e di renderla più […]
Archivio | Politica
Sbilanciamoci! contro la guerra
Di seguito le iniziative per la Pace a cui Sbilanciamoci! ha preso e prenderà parte.
I pacifisti non sono “anime belle”, fanno politica e hanno idee
Un instant book, una pubblicazione scaricabile gratuitamente sul sito sbilanciamoci.info e che nelle varie angolazioni da cui la guerra in Ucraina viene guardata e trattata permette di fissare dei punti fermi, analitici e di prospettiva. Da Il Fatto.
“A ognuno di fare qualcosa”
L’insegnamento di Aldo Capitini torna al centro della marcia Perugia-Assisi che si terrà il prossimo 24 aprile: un appuntamento importante per mobilitare tutti coloro che vogliono far sentire la voce della pace, della condanna della guerra, dell’alternativa ad un mondo fondato sulle armi e la sopraffazione.
Rompiamo la solitudine di Papa Francesco
Sarebbe di grande valore che qui ed oggi, dalle città e capitali europee, la voce di milioni di donne e uomini si unisse in questa prospettiva, si desse forza e desse forza alla pace. Papa Francesco. Nella sua solitudine, l’ha capito. Da Infinitimondi.
Prima di comprare le armi meglio chiarire il perché
Draghi dovrebbe chiarire la destinazione del 2% del Pil alla Difesa. Una difesa integrata europea, anche all’interno della Nato, consentirebbe cospicui risparmi dei singoli stati, oltre che assicurare maggiore peso dell’Europa all’interno dell’Alleanza. Da Il Fatto.
“Con una mano forniamo armi all’Ucraina, con l’altra finanziamo la guerra di Putin”
Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!: “Inviare armi all’Ucraina è inutile. L’Italia acquista ogni giorno 80 milioni di euro di gas russo, quasi 2,4 miliardi in un mese. Con una mano aiutiamo Kiev, con l’altra finanziamo la guerra di Putin”. Da Fanpage.it
Una ragione sanitaria contro la guerra
L’incremento delle spese militari è una vergogna, ha detto Papa Francesco. Tanto più intollerabile perché nel 2022 il governo ha previsto un taglio di 6 miliardi di spesa in ambito di sanità pubblica, dopo due anni di pandemia che hanno sconquassato il servizio sanitario e lasciato un’eredità di disuguaglianze profonde.
Le alternative alla guerra in Europa
L’ebook che racconta la storia recente dell’Ucraina e presenta le vie di una pace possibile, con analisi e testimonianze sull’opposizione alla guerra e la società civile a Mosca, a Kiev e nel resto d’Europa: i conflitti vanno affrontati con gli strumenti della politica, per costruire un ordine di pace.
Non si aumentino le spese militari!
Nelle prossime settimane sarà licenziato dal governo il nuovo Documento di Economia e Finanza (DEF) che ha il compito di fissare le previsioni macroeconomiche, di indirizzo della spesa pubblica e degli obiettivi di bilancio, programmatici e di riforma.