Il principale risultato dell’assemblea svoltasi a Parigi è stato decidere insieme, una volta per tutte e senza più tenere conto dei dubbi esistenti che il riscaldamento antropogenico è realtà

Il principale risultato dell’assemblea svoltasi a Parigi è stato decidere insieme, una volta per tutte e senza più tenere conto dei dubbi esistenti che il riscaldamento antropogenico è realtà
Tra paesi ricchi e paesi emergenti, una cartografia del mondo indebitato. La seconda puntata della nostra inchiesta
Parigi, la discussione di dieci giorni abbondanti a Cop21 è un capitolo sconclusionato ma pieno d’interesse. Due ore di tempo, domenica 13, ai delegati di 195 Paesi per esaminare il documento finale
Tra conflitti di interesse e azione di lobbying proseguono le trattative tra Stati uniti e Europa sul trattato transatlantico. Un bilancio dei negoziati e alcuni scenari che si aprono sul nuovo anno
Il debito complessivo a livello mondiale ha raggiunto, a fine 2014, il livello di 200 trilioni di dollari. La prima puntata della nostra inchiesta sull’esplosione mondiale del debito
ll rapporto dello IEA mette insieme gli impegni degli Stati sulle energie rinnovabili e prospetta un futuro non brillante ma non catastrofico. Il crollo dei prezzi dell’oro nero non aiuta. Ma il momento è buono per smettere di sostenere con detassazioni e aiuti la produzione di idrocarburi
“L’Europa sembra avere assunto una configurazione tale per cui al suo interno i governi non possono far altro che imporre austerità, vivendo perennemente come di debitori in difficoltà. Si tratta di un sistema che genera politiche di destra e profonde restrizioni degli spazi di democrazia”. Intervista a Francisco Louçã, membro del Blocco di Sinistra
L’analisi del “paradosso cinese” tra crescita economica e recupero dei valori tradizionali, principalmente di matrice confuciana, nel libro di Maurizio Scarpari, “Ritorno a Confucio”
Siamo ormai tutti dentro la guerra. Colpiamo e ci colpiscono. E in questa guerra nomade, indefinita, polimorfa, dissimmetrica, le popolazioni delle «due sponde» del Mediterraneo diventano ostaggi. Ma dopo Parigi, è necessario rimettere la pace, e non la vittoria, al centro della nostra agenda politica
Augustin Josè Menendez, Dario Guarascio, Francesco Bogliacino
10 Dicembre 2015 | Sezione: Alter, MondoCi sono molte differenze di tono, contenuto e significato tra il discorso di Hollande e quello di G.W. Bush all’indomani dell’undici settembre 2001. Ma ci sono anche dei parallelismi sorprendenti ed inquietanti