La politica della pace, basata su disarmo, prevenzione dei conflitti, cooperazione internazionale, non è idealismo ma una strategia diametralmente opposta alla politica della guerra. E quest’ultima non è un buon affare.
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Fermiamo la nostra corsa alle armi
Di fronte all’estendersi dei conflitti, all’aumento delle spese militari, ai rischi di catastrofe, è necessario ricostruire la nostra avversione alla guerra. L’e-book di Sbilanciamoci! e Greenpeace offre dati, ragioni e argomenti. Qui la prefazione di Carlo Rovelli all’e-book, pubblicata dal Corriere della Sera del 1° maggio.
L’economia a mano armata
Come possiamo capire i meccanismi che alimentano guerre e militarizzazione? E le loro conseguenze economiche e sociali? “Economia a mano armata 2024. Spesa militare e industria delle armi in Europa e in Italia” è il nuovo ebook realizzato da Sbilanciamoci! e Greenpeace, scaricabile qui.
Israel still has no proof of Unrwa terrorist claims..
The Colonna report, which was commissioned by the UN in the wake of Israeli allegations of the involvement of Unrwa staff in the 7 October Hamas attack, led major donors to cut $450m. But Israel has not presented evidence of UNRWA involvement. Da The Guardian
Il mondo aumenta le spese militari e il pericolo di guerra: 2.443 miliardi di dollari nel ’23
Trainata dai conflitti, la spesa militare mondiale ha raggiunto il record storico di 2.443 miliardi di dollari con una crescita del 6.8% in termini reali rispetto all’anno prima. I dati del Sipri. Dal sito di Rete Pace e Disarmo
Europa sempre più militarizzata, in ordine sparso
L’Europa ha già aumentato del 50% la sua capacità produttiva militare e si appresta a grandiosi piani di investimento sia comunitari sia dei singoli Stati. Anche se il settore realizza appena lo 0,7 del Pil e limitati effetti sull’occupazione. Il tutto dominato dalla finanza e dall’industria a stelle e strisce.
Per una economia di pace
Un libro collettivo per una contro-narrazione delle guerre in corso e del disastro planetario che si sta realizzando attraverso il circuito militar-monetario che lucra sul riarmo dei paesi.
Israel’s Self-Destruction
Aluf Benn, the editor of the Israeli newspaper Haaretz, in a new essay for Foreign Affairs says that “It cannot be overlooked or sidestepped, and continuing the occupation, expanding Israeli settlements in the West Bank, laying siege to Gaza, and refusing to make any territorial compromise (or even recognize Palestinian rights) will not bring the […]
Riconvertire dal militare al civile si può
In Sardegna la fabbrica del gruppo Rheinmetall a Domusnovas produce bombe e droni-killer a brevetto israeliano. Ma un comitato di cittadini ha lanciato il progetto Warfree, il più recente tentativo dal basso di riconversione dal militare al civile.
The risk of nuclear conflict is rising
The possibility of a nuclear strike, once inconceivable in modern conflict, is more likely now than at any other time since the Cold War. the Biden administration had directed a small group of experts and strategists, a “Tiger Team,” to devise a new nuclear “playbook” of contingency plans and responses. Da The New York Times.