La tempesta che si sta abbattendo sulle banche italiane è la conseguenza della politica criminale dell’Unione europea. Una politica a cui si sono sommati i gravissimi errori della politica italiana

La tempesta che si sta abbattendo sulle banche italiane è la conseguenza della politica criminale dell’Unione europea. Una politica a cui si sono sommati i gravissimi errori della politica italiana
Nel 2015 il numero di persone che possiedono un alto patrimonio netto – High Net Worth individuals – è calato per la prima volta dal 2008. Tuttavia, la quota di ricchezza posseduta da queste persone è continuata a crescere
Nonostante il rallentamento la Cina resta il paese che ha maggiore influenza sullo sviluppo mondiale; nei prossimi anni probabilmente peserà tra un terzo e la metà della crescita globale del reddito
A ottobre 2015 la montagna delle sofferenze lorde del sistema bancario italiano si è attestata sui 200 miliardi di euro. Smaltirle è una delle condizione per accrescere i flussi di credito diretti alle imprese e alle famiglie
L’unione bancaria priva gli Stati membri di qualunque discrezionalità in materia di gestione delle crisi, lasciandoli ancora più in balìa della turbolenza dei mercati e dei capitali dei paesi più forti
Il caso (surreale) della Banca Popolare di Spoleto dove alti esponenti di Banco Desio, che l’ha acquistata, Commissari straordinari e persino alti dirigenti della Banca d’Italia sono indagati per presunte irregolarità
Se con i fondi strutturali si puntava ad aumentare la produttività e competitività delle aree meno sviluppate del paese, oggi è chiaro che, a distanza di oltre 25 anni, qualcosa non ha funzionato
La norma sul bail-in e la creazione del mercato unico dei capitali sembrano alludere a una resa dei conti definitiva tra i capitali più fragili dislocati soprattutto nel Sud Europa e i capitali più forti situati prevalentemente in Germania
Tra paesi ricchi e paesi emergenti, una cartografia del mondo indebitato. La seconda puntata della nostra inchiesta
Il salvataggio di Banca Etruria e degli altri istituti di credito coinvolti nella crisi sembra il preludio di quel che, da gennaio, si verificherà in occasione di ogni nuova crisi bancaria