Chip al silicio, circuiti integrati sempre più miniaturizzati: il mondo industriale ne è ghiotto e provengono quasi tutti dall’Asia. Una dipendenza che gli Usa e anche l’Europa vogliono battere, con poche chance.
Autori Sezioni: Vincenzo Comito
Cosa fare con il troppo debito pubblico
Il puzzle dei debiti pubblici dei paesi europei e le politiche, divergenti, nell’Unione per alleviarne il peso. Senza che siano state diradate le nubi sulle pressioni dei paesi cosiddetti “frugali” in funzione del patto di stabilità.
Deglobalizzazione e decoupling non sembrano vicini
La Cina sta diminuendo il volume degli investimenti in Occidente, e in Europa, a vantaggio dei paesi del Sudest asiatico. Inoltre sta aumentando gli investimenti per rendersi autonoma su semiconduttori e aviazione civile. Ma è troppo poco per pensare a una crisi della globalizzazione.
Draghi, Giorgetti e i cinesi
Il governo Draghi ha bloccato con Golden power due operazioni cinesi: l’acquisto di Iveco e di una società di semiconduttori, la Lpe. Con una visione più elastica avrebbe potuto gestire meglio i due dossier, ora entrambe le imprese sono a rischio.
Il Covid non ha fatto male a tutti
L’equilibrio economico e finanziario nel mondo emerge dal Covid trasformato. Mentre l’asse industriale si sposta sempre più verso i paesi asiatici, un’indagine Mediobanca mette in luce l’enorme giro d’affari del settore “websoft”, dal quale l’Italia resta esclusa.
Lo yuan digitale, le criptovalute e il sistema monetario
La Cina sarà presto la prima economia avanzata a offrire una valuta virtuale, lo Yuan digitale, un progetto che a piccoli passi viene elaborato dal 2014. Intanto si fa pressante la necessità di una riforma del sistema monetario internazionale.
India e Cina, un confronto impari
Da settimane si assiste a una crescente escalation di tensione tra India e Cina: dopo le scaramucce di frontiera di giugno, ora New Delhi si appresta a una guerra commerciale con toni autarchici e mentre stringe sempre più legami con gli Usa.
Uber, il lavoro, gli algoritmi, il nuovo capitalismo
Sharing economy, “economia della condivisione”, che in realtà poco o niente ha che fare con entrambe. La capofila Uber cresce ogni anno di dimensioni e valutazione di mercato ma i suoi risultati economici sono sempre peggiori: è l’emblema di un capitalismo predatorio e finanziarizzato che svaluta il lavoro.
Stellantis, e dopo?
Al di là dei toni entusiasti del management, soprattutto francese, parte in salita l’avventura di Stellantis, il colosso dell’automotive nato dalla fusione di Peugeot e Fca-Fiat. La sfida dell’elettrico e il mercato asiatico, l’unico che tira, ma soprattutto la possibile emorragia di posti di lavoro, specialmente in Italia.
Cina e Germania tra rivalità e collaborazione
La Germania appare divisa tre le esigenze della sua economia, che la spingono ad avere rapporti importanti con la Cina – e la Russia, a cominciare dal Nord Stream 2 – e quelle di tipo politico di stretti legami storici con gli Stati Uniti.