I partiti socialisti hanno progressivamente abbandonato il loro bacino di insediamento: le classi lavoratrici e i ceti medi legati al welfare. Una progressione di scelte errate con un unico risveglio: il Labour di Corbyn, una lezione non appresa.
Autori Sezioni: Alfio Mastropaolo
La disuguaglianza è politica
Specchio della diseguaglianza economica è quella politica. Con l’abbandono dei partiti, in particolare di sinistra, ormai dediti alla rappresentanza occasionale, dell’attività di fidelizzazione degli elettori. Alle radici del populismo, ma anche dei “gilet jaunes” e delle sardine.
Resistere senza i metalmeccanici
In una società sempre più frammentata, impoverita, incattivita – causa il suo abbandono da parte della politica – e in cui il potenziale d’intimidazione della classe operaia sembra esaurito, la democrazia è a rischio.
Risentiti e perdenti
Sfiducia e risentimento hanno superato il livello di guardia. Ma di fronte a un’emergenza democratica che fa presagire scenari xenofobi e autoritari, il Pd resta prigioniero dei deliri di onnipotenza del suo capo. E la sinistra è fragile e divisa
Il grande ammutinamento elettorale
Un’analisi delle recenti tornate elettorali in Italia, Francia e Regno Unito conferma il successo del voto di protesta e rivela l’affermazione di una nuova forza “politica”: il fronte degli ammutinati. Per molto tempo i partiti convenzionali l’hanno sottovalutato. In realtà, la crescita esponenziale dell’astensione, prima riservata agli elettori meno istruiti, le ha conferito un altro […]
Dopo il referendum, la grande incertezza
Lo scenario politico del dopo referendum ha mostrato un elettorato sempre più instabile e arrabbiato. Tra la scommessa persa del Pd di Renzi e l’avanzata dei populismi di destra, spicca l’assenza della sinistra
Referendum, quali conseguenze?
È fuori di dubbio che il testo che sarà sottoposto a referendum il 4 dicembre rappresenti il superamento della “Repubblica fondata sul lavoro” e che corrisponda a una nuova configurazione dei rapporti di potere