SvendItalia/L’idea di un grande piano d’investimenti pubblici a livello europeo si presenta come la strada maestra per tentare di uscire dalla crisi
Autori Sezioni: Mario Pianta
Start down
Noi orfani di Steve Jobs/Honoré de Balzac, qui sotto, aveva già detto tutto quasi duecento anni fa: l’ansia di «arrivare », la corruzione che prevale sul talento, il fatto che non c’è posto per tutti. Un secolo dopo, Joseph Schumpeter sottraeva l’arrivista ai salotti mondani, ai matrimoni d’interesse, alle piccole rendite, e lo gettava nel […]
Barry Commoner, verde e rosso
Siamo a terra/Una rilettura di Barry Commoner, uno dei padri dell’ecologismo politico. Il suo libro «Il cerchio da chiudere» insegnò a tutti che cos’era l’ecologia
L’insostenibile narcisismo dell’essere contemporaneo
Dis-connessi/Renzi, cogliendo lo «spirito del tempo», conquistato il vertice Pd ha fatto della rottura tra libertà e uguaglianza il suo primo intervento pubblico. Cerchiamo di essere ancora, con Aristotele, «animali sociali»
Quando Guido Carli disse no all’Olanda
Il mesto semestre/Vincoli monetari, spesa pubblica e cambio: il “no” di Guido Carli, allora ministro, durante le trattative per il Trattato di Maastricht
L’agenda (possibile) del cambiamento
Ecosinistre/L’agenda politica del cambiamento in Europa non può fare a meno delle «ecosinistre» e diventa possibile solo se un’altra politica riprende il comando
Depressione: lo stagno europeo
L’Europa è uno stagno. Il Prodotto interno lordo dei primi tre mesi del 2014 cresce di appena lo 0,3%. Tutta la crescita è a Berlino e Londra, con qualche risveglio nell’est. Frana il Sud Europa dei paesi in crisi – da Cipro al Portogallo –, cade l’Italia (-0,1%, che diventa -0,5 a confronto col primo […]
Che cosa produciamo?
Made in Italy/Rispetto al 2008, l’Italia ha perso un quarto della produzione. Spagna, Grecia e Portogallo sono cadute ancora più in basso. Quale può essere l’interesse di un paese a «restare in Europa» quando le politiche europee cancellano un quarto delle fabbriche e dei posti di lavoro?
La letteratura ai tempi della Grande Crisi
Le pagine della crisi/È dalle periferie più colpite che oggi arrivano le narrazioni di un collasso che è sociale e psicologico più ancora che economico
La risposta di Roosevelt al populismo
Attenti popolo/ Negli anni ’30 come oggi le élite liberali hanno portato l’occidente alla crisi e alla depressione, provocando forti reazioni popolari