Sembra fantasioso sperare in un mutamento di politica economica da parte del governo tedesco. Strettamente sorvegliato nelle sue decisioni dai sostenitori dell’austerità a tutti i costi
Archivio del autore | redazione
Think tank e lobby, i nuovi intellettuali
Ancien régime/L’Europa tenta di importare il modello americano, dove i rappresentanti di interessi particolari producono influenza e conoscenza. E finanziano la politica
La forza dei deboli
Ancien régime/Chi tesse davvero i fili della politica ai tempi della globalizzazione? Chi è oggi il «quarto partito» di cui parlava Alcide de Gasperi? Tra borghesia interna e transnazionali, burocrazie di Bruxelles e multinazionali, una mappa di chi comanda oggi in Italia e in Europa. Al di sopra dei cittadini
L’élite del potere secondo Wright Mills
Ancien régime/Gli uomini che occupano sedi alte e potenti sono selezionati e formati dagli strumenti del potere, dalle fonti della ricchezza e dai meccanismi della celebrità
Il fascino discreto del transnazionale
Ancien régime/Come si sono riorganizzati i blocchi sociali e di potere? Antonio Gramsci e Nicos Poulantzas forniscono la bussola per capire come articolare le lotte
Euroconflitti d’interesse, la finanza entra nel Palazzo
Ancien régime/Il Commissario inglese Hill è un ex lobbista, Meister dovrà difendere la Bce contro la sua ex Deutsche Bank. E si allontana la separazione tra banche commerciali e d’investimento
L’inesorabile declino dei conti del Cavaliere
Ancien régime/La parabola discendente di Silvio Berlusconi. Patrimonio diminuito del 42% dal 2007, dividendi azzerati, spese personali lievitate. E anche il suo impero è in rosso: per la prima volta nella sua storia, il bilancio 2012 di Mediaset, per molti anni la gallina d’oro del gruppo, si è chiuso con una perdita di 287 milioni
42. Ancien régime
Pdf n.42:
Superclass, l’eurocrazia di Juncker
Ancien régime/Gli alti funzionari delle istituzioni europee sono ormai diventati un’élite sovranazionale autonoma e corporativa. La Bce dà i soldi solo alle banche. Il calo di fiducia nelle istituzioni non si ferma e l’Unione continua ad essere percepita forte coi deboli e debole coi forti
