La stagnazione della produttività è all’origine della crisi italiana. Ma l’intervento della legge di stabilità sul cuneo fiscale non servirà a rilanciarla
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I diritti non sono un costo
L’immigrazione costituisce davvero un rischio per la sostenibilità del nostro sistema economico? Dati alla mano, l’allarme che tanto appassiona i movimenti xenofobi e nazionalisti pesa per il 2,07 percento sulla spesa pubblica. Un’anticipazione del rapporto “I diritti non sono un costo”, che verrà presentato a Roma il 29 novembre
Drammi e (tanta) retorica
La retorica nazionale e europea sui giovani disoccupati: se le prospettive di vendita non si espandono, le imprese non hanno ragione di assumere personale, aldilà di un fisiologico turnover
Welfare e pensioni, i problemi rimossi
L’aumento dell’età pensionabile apparentemente mette a posto i conti, ma rischia di minare le basi della crescita su cui si fonda la solvibilità dello stesso sistema pensionistico
Il surplus tedesco e gli squilibri europei
I paesi debitori sono stati forzati ad adottare misure di austerità, mentre i surplus tedeschi hanno contribuito a tenere depressa l’economia mondiale
Controfinanziaria, cambiare si può
In un paese dove il disagio sociale aumenta esponenzialmente i fondi destinati a finanziare i servizi e gli interventi di assistenza alle persone e alle famiglie hanno subito tagli consistenti
Controfinanziaria, un fisco diseguale
L’altissima progressività fiscale per i redditi medio bassi agisce come una trappola della povertà, in cui ogni piccolo incremento di reddito viene subito colpito con tassazioni progressive. Il nostro sistema fiscale andrebbe riformato, con aliquote elevate per i redditi alti, sul modello francese e un incremento della tassazione sulle rendite fondiarie e finanziarie
Le finanziarie ai tempi del fiscal compact
Il mancato rispetto della regola sul debito impedisce all’Italia di avvalersi della “clausula sugli investimenti”, una mini golden rule che esclude gli investimenti pubblici dal computo del deficit
“È l’Europa che ce lo chiede”…
L’Ue boccia la manovra e il governo corre. Nonostante dopo due anni di austerità il paese sia in ginocchio da un punto di vista sociale e i conti pubblici continuino a peggiorare
L’Europa in dissolvenza
Tra il no all’austerity e ai populismi che invocano l’uscita dall’euro, il nodo che resta irrisolto quello dell’efficacia dell’azione per il cambiamento: se le elezioni e le manifestazioni non funzionano, come si può “costringere” il potere economico e politico a cambiare strada?