La politica della pace, basata su disarmo, prevenzione dei conflitti, cooperazione internazionale, non è idealismo ma una strategia diametralmente opposta alla politica della guerra. E quest’ultima non è un buon affare.
La politica della pace, basata su disarmo, prevenzione dei conflitti, cooperazione internazionale, non è idealismo ma una strategia diametralmente opposta alla politica della guerra. E quest’ultima non è un buon affare.
Di fronte all’estendersi dei conflitti, all’aumento delle spese militari, ai rischi di catastrofe, è necessario ricostruire la nostra avversione alla guerra. L’e-book di Sbilanciamoci! e Greenpeace offre dati, ragioni e argomenti. Qui la prefazione di Carlo Rovelli all’e-book, pubblicata dal Corriere della Sera del 1° maggio.
Come possiamo capire i meccanismi che alimentano guerre e militarizzazione? E le loro conseguenze economiche e sociali? “Economia a mano armata 2024. Spesa militare e industria delle armi in Europa e in Italia” è il nuovo ebook realizzato da Sbilanciamoci! e Greenpeace, scaricabile qui.
Il combinato disposto di premierato e autonomia differenziata può far deragliare la nostra democrazia verso l’autoritarismo e la divisione del Paese. Si tratta di progetti che vanno fermati, anche con il referendum, mobilitandoci e facendo sentire la nostra voce. E’ per questo che il 25 maggio manifesteremo a Napoli con la “Via Maestra”.
A Venaria il vertice del G7 su clima, energia e ambiente sarà l’occasione per la presidenza italiana di promuovere il Piano Mattei. Un piano neocoloniale, che non contrasta l’emergenza climatica ma asseconda gli interessi dell’Eni, protestano le associazioni ambientaliste.
Le elezioni europee sono alle porte. Eppure, di cosa ha fatto l’Unione, di cosa potrebbe fare o non fare ben poco si discute. Per contribuire alla discussione, è uscito il volume del Forum Disuguaglianze Diversità: “Quale Europa. Capire, discutere, scegliere”. Qui l’introduzione.
La sanità pubblica e universalistica rischia di morire. Con la rapida discesa del finanziamento del servizio sanitario pubblico nelle previsioni del governo (Def) e con il progetto di autonomia differenziata. Per elaborare una controproposta, a settembre, le tre giornate seminariali di Fiesole (iscrizioni entro l’11 maggio).
Sul nuovo Patto di Stabilità e crescita avrebbe dovuto crearsi una convergenza di interessi italiani, francesi e spagnoli, invece ha prevalso un voto nazionalistico. Alla fine abbiamo regole più flessibili ma sempre con effetti fortemente deflattivi, che ci allontanano dalle politiche espansive di Usa e Cina.
Secondo alcune stime l’economia cinese è in fase di rallentamento. In realtà per il momento il Pil è in crescita di oltre il 5%. C’è senz’altro un cambio di strategia in atto e si presentano alcuni problemi, soprattutto sociali, che la dirigenza cinese è chiamata ad affrontare.
The Colonna report, which was commissioned by the UN in the wake of Israeli allegations of the involvement of Unrwa staff in the 7 October Hamas attack, led major donors to cut $450m. But Israel has not presented evidence of UNRWA involvement. Da The Guardian
