La guerre en Ukraine n’est que l’exemple le plus récent, la guerre plus récente générée par ce système que les institutions démocratiques ne sont plus capables de contrôler. Un système qui produit des armes. Des armes qui provoquent des guerres.

La guerre en Ukraine n’est que l’exemple le plus récent, la guerre plus récente générée par ce système que les institutions démocratiques ne sont plus capables de contrôler. Un système qui produit des armes. Des armes qui provoquent des guerres.
Il 23 luglio è necessario che in ogni città ci siano presidi di protesta, raccolte di aiuti per le popolazioni, manifestazioni. Contro chi – sulla pelle delle popolazioni civili – vuole la guerra a oltranza e pensa sia possibile “vincere”.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha riportato la guerra nel cuore dell’Europa, ha già fatto decine di migliaia di vittime e si avvia a diventare un conflitto di lunga durata con drammatiche conseguenze per la vita e il futuro delle popolazioni ucraine, ma anche per l’accesso al cibo e all’energia.
Il 23% dei lavoratori guadagna meno di 780 euro al mese. La retribuzione media delle donne nel 2021 risulta inferiore del 25% rispetto alla corrispondente media maschile. Da Rainews
L’Istat: uno stipendio su tre sotto i 1000 euro al mese. Il lavoro la paura più grande, ma i sussidi hanno salvato un milione di persone. Con lo Ius scholae possibili 280mila nuovi italiani. Da La Stampa
La guerra que está ocurriendo en el corazón de Europa muestra los límites y debilidades del sistema de gobernanza mundial y la dependencia de Europa de la lógica de los bloques militares y de la disuasión nuclear, incapacesambos de prevenir y reconducir las tensiones entre Estados al ámbito de la diplomacia, el diálogo y el […]
La guerra rischia di essere archiviata dai media ma di non fermarsi, tra l’assuefazione generale. Il prossimo 23 luglio il cartello di centinaia associazioni e reti della società civile Europe for peace ha lanciato una mobilitazione in tutte le città d’Italia per il cessate il fuoco in Ucraina e per la ripresa dei negoziati tra […]
Secondo appello per la pace in Germania, dopo quello sulla rivista Emma. E’ stato pubblicato a fine giugno dal quotidiano “Die Zeit”, scaricato 230 mila volte e commentato negativamente dai partiti.
Gas e energia nucleare entrano nella tassonomia verde dell’Unione europea in spregio alla volontà dei cittadini e in soccorso alle lobby francesi e non solo del fossile. Le associazioni ambientaliste impugneranno questa operazione di greenwashing fuori dalla storia in tutte le sedi.
Le principali reti pacifiste e delle organizzazioni della società civile del nostro paese hanno deciso di raccogliersi nel cartello Europe for Peace. Chiedono congiuntamente che l’Italia si impegni per un immediato cessate il fuoco affinché riprendano i negoziati. Da il manifesto.