Le crisi d’Europa: rifugiati, economia e politica
Archivio | Febbraio, 2016
Buenos Aires, la battaglia del Tiempo
La battaglia dei dipendenti del quotidiano di Buenos Aires, Tiempo Argentino, che da venerdì scorso sono in assemblea permanente. E ora pensano all’autogestione
Sudafrica, nuovo modello contro la crisi
Tra crisi economica, crisi ambientale e richieste di giustizia sociale l’economia sudafricana zoppica. Un approccio innovativo e condiviso alla redistribuzione è l’unica strada percorribile
Banche da paura/3
Le banche italiane sono tra le peggiori per quanto riguarda il livello di redditività, presentano il triplo di sofferenze della media dei paesi Ue e anche la capitalizzazione media resta tra le più basse
Petrolio, la guerra dei prezzi e le conseguenze
I paesi dell’Opec sono stati messi in crisi dalla scelta esplicita dell’Arabia Saudita di non ridurre la produzione propria per colpire i concorrenti con costi maggiori e mettere in difficoltà la Russia
Tokyo a tutto deficit, la roulette dell’Abenomics
Il gigantesco allentamento monetario quantitativo e qualitativo fa parte del pacchetto di misure varate da Shinzo Abe per rivitalizzare l’economia. Ma davvero la deflazione è così grave come sostengono il primo ministro e la Banca del Giappone, che ha acquistato 2.500 miliardi di dollari di bond governativi? www.cinaforum.net
Argentina, il nuovo corso e la prima visita di Renzi
La volontà di spalancare le porte ai grandi operatori finanziari è testimoniata dalla riapertura delle trattative con i “fondi avvoltoio” che non hanno mai accettato la ristrutturazione del debito
What we need is a New Deal for Europe
If France, Italy, and Spain – roughly 50 percent of the eurozone’s population and GDP, as against Germany, with scarcely more than 25 percent – were to put forth a specific proposal for a new and effective parliament, some compromise would have to be found. The article on The New York Review of Books www.nybooks.com
Emissioni auto, le conseguenze della decisione Ue
Il Parlamento europeo decide di non porre il veto sulla proposta della Commissione che consente emissioni di NOx più che raddoppiate al 2020 per i veicoli diesel. Serve ora una forte risposta che parta dai centri urbani e spingere per la mobilità elettrica www.qualenergia.it
Rinunciare a Schengen quanto “costa”?
Secondo il think-tank creato nel 2013 dal governo francese, i paesi europei potrebbero subire una perdita di 110 miliardi nell’arco di dieci anni, l’equivalente dell’0,8% del Pil dell’area. La stima non è stata realizzata per mero esercizio teorico: al contrario, si situa in un contesto in cui la disgregazione dello spazio Schengen sembra sempre più […]