Aluf Benn, the editor of the Israeli newspaper Haaretz, in a new essay for Foreign Affairs says that “It cannot be overlooked or sidestepped, and continuing the occupation, expanding Israeli settlements in the West Bank, laying siege to Gaza, and refusing to make any territorial compromise (or even recognize Palestinian rights) will not bring the […]
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Riconvertire dal militare al civile si può
In Sardegna la fabbrica del gruppo Rheinmetall a Domusnovas produce bombe e droni-killer a brevetto israeliano. Ma un comitato di cittadini ha lanciato il progetto Warfree, il più recente tentativo dal basso di riconversione dal militare al civile.
The risk of nuclear conflict is rising
The possibility of a nuclear strike, once inconceivable in modern conflict, is more likely now than at any other time since the Cold War. the Biden administration had directed a small group of experts and strategists, a “Tiger Team,” to devise a new nuclear “playbook” of contingency plans and responses. Da The New York Times.
Liberi di manifestare per il cessate il fuoco
Sabato 9 marzo i movimenti, le associazioni italiane e la Cgil – riuniti nella coalizione Assisi Pace Giusta – manifesteranno a Roma con un corteo da Piazza della Repubblica (ore 12,45) ai Fori per il cessate il fuoco a Gaza e per la libertà di manifestare. Dopo i fatti di Pisa e di Firenze (con […]
Armi italiane e trasparenza, ritorno al passato
L’Italia supera la Russia in export di sistemi d’arma verso Paesi aggressivi e repressivi e nello stesso tempo un disegno di legge governativo approvato dal Senato assesta un duro colpo alla trasparenza nel commercio di armi finora regolato dalla legge 185.
Fermiamo la follia delle guerre
“Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre!”: lo chiedono oltre 110 città italiane con più di 120 eventi a due anni dall’inizio della guerra in Ucraina. Necessario un cessate il fuoco globale e la ripresa di sforzi diplomatici, per fermare la corsa al riarmo e la distruzione del Pianeta.
L’illusione bellica dell’Occidente
Nella sostanziale afasia sulla guerra contro Gaza, sono le armi a tenere banco. Con o senza la Nato, con o senza le destre al comando dopo il voto europeo si dà per scontato che l’Ue darà ancora più slancio alla spesa per la difesa. Con più commesse per l’industria Usa.
Des idées simples pour la paix au Moyen-Orient
La catastrophe en cours à Gaza risque d’ouvrir un nouveau cycle de guerres, encore plus atroces, sauf à régler une fois pour toutes le conflit israélo-palestinien dans le cadre de la solution à deux Etats ou mieux de un Etat binational. Da Le Monde
L’Italia deve dire basta alle guerre
Stati e governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti con la diplomazia per far rispettare convenzioni e diritto internazionale. La guerra sembra l’unica opzione. Il 24 febbraio giornata di mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco in Palestina e in Ucraina.
Gaza e la guerra mondiale
Senza mandato Onu e senza voto parlamentare stiamo per prendere il comando tattico della missione Aspide nel Mar Rosso. Una missione potenzialmente offensiva, con regole di ingaggio fumose, che ci espone al coinvolgimento diretto nella possibile escalation. Non c’è altra via se non mobilitarsi per fermare il genocidio a Gaza, fermare le guerre e il riarmo.