Gli scambi commerciali nel 2021 segnano il passo per difficoltà legate al Covid e problemi logistici ma la bilancia commerciale del mondo pende sempre in favore della Cina. Peserà ancora di più ora che è in vigore il trattato Rcerp.
Gli scambi commerciali nel 2021 segnano il passo per difficoltà legate al Covid e problemi logistici ma la bilancia commerciale del mondo pende sempre in favore della Cina. Peserà ancora di più ora che è in vigore il trattato Rcerp.
Spese militari in forte aumento, nuovi sistemi d’arma basati sull’Intelligenza artificiale, crescenti tensioni, caratterizzano questa seconda guerra fredda. La società civile non è insensibile a fermare la geopolitica del caos, lo dimostra la proposta dei premi Nobel. Ma deve fare più pressione sulla politica, anche in Italia.
Solo una cooperazione tra Cina e Stati Uniti potrebbe concentrare gli sforzi su come salvare il pianeta e migliorare le condizioni di vita dell’umanità. Invece la nuova ondata di globalizzazione si va orientando con due sfere d’influenza mentre crescono le tensioni in campo economico, tecnologico e militare.
Per rispondere alla Belt and Road Initiative messa in campo anni fa da Pechino, ora anche Washington e Bruxelles annunciano iniziative per aiutare i paesi in via di sviluppo a ammodernare le infrastrutture, anche di adattamento climatico. Ma non sono chiari progetti e fondi effettivamente impegnati.
Il gettito della tassa sui big digitali verrà scontato dai colossi quando partirà l’imposta minima globale del 15%. Pagheranno meno di ora in Itala. Da Il Fatto.
La vittoria dei Talebani coincide con il fallimento della “war on terror ” ma è una vittoria fragile. La dipendenza dall’esterno, un contratto sociale inadeguato ai tempi e la cultura dell’impunità saranno fattori di instabilità sul medio e lungo termine.
Since day one, America’s disastrous and costly two-decade misadventure in Afghanistan was driven by domestic electoral politics. Now that the Taliban has driven out the Usa, the calculus has changed for American politicians. Da Project Syndicate.
Biden ha deciso di risparmiare dalle sanzioni la Nord Stream AG, la principale azienda impegnata nella costruzione della Nord Stream 2, il secondo braccio del gasdotto che attraversa il Baltico che sta ormai per essere ultimato. Un progetto che interseca gli equilibri geopolitici atlantici e non solo.
Chip al silicio, circuiti integrati sempre più miniaturizzati: il mondo industriale ne è ghiotto e provengono quasi tutti dall’Asia. Una dipendenza che gli Usa e anche l’Europa vogliono battere, con poche chance.
A questo ritmo di vaccinazione il mondo potrà arrivare all’immunità di gregge solo nel 2023 e con altre centinaia di milioni di malati e di decessi. Poi arriva Joe Biden e sembra esserci una via d’uscita, che invece si richiude subito e in Europa, a Porto. La spiegazione nelle parole del papa.
