L’epidemia di Covid-19 tocca anche l’America Latina: vittima di una nuova ondata di neoliberilazzazione, il continente appare impreparato ad affrontarla. Uno sguardo su Argentina, Brasile e Cile svela la loro vulnerabilità e le scelte sbagliate.

L’epidemia di Covid-19 tocca anche l’America Latina: vittima di una nuova ondata di neoliberilazzazione, il continente appare impreparato ad affrontarla. Uno sguardo su Argentina, Brasile e Cile svela la loro vulnerabilità e le scelte sbagliate.
La misurazione del benessere attraverso il BES sconta i limiti di una selezione non ottimale degli indicatori. Ad esempio, nessuno di essi misura la reazione del sistema sanitario a eventi di massa o è in grado di identificare la capacità di far fronte alla diffusione di epidemie. Ecco come rimediare.
La risposta del governo Trump alla crisi scatenata da Covid-19 vale il 13% del Pil Usa: un intervento senza precedenti. Basterà l’aumento previsto di 2.500 miliardi di dollari di spesa pubblica a evitare la recessione? E chi viene premiato da queste misure, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali?
Non si sa nulla sul vaccino contro il Covid-19, tranne che saranno le industrie farmaceutiche a metterlo sul mercato e fare profitti. Ma molti Stati hanno già investito grandi risorse, dalla ricerca di base ai test. Perché mai le conoscenze generate grazie al pubblico devono essere appropriate da privati?
Andrea Coveri, Claudio Cozza, Leopoldo Nascia
26 Marzo 2020 | Sezione: Economia e finanza, primo pianoLo shock economico della pandemia dipende dall’assetto dell’economia capitalistica mondiale in seguito alla globalizzazione neoliberista. Serve un approccio radicalmente diverso di politica industriale che colmi le asimmetrie strutturali tra le economie, verso uno sviluppo egualitario e cooperativo.
Di fronte al Covid-19 il Servizio sanitario nazionale sconta limiti e aporie. Ma mostra anche grandi doti di resilienza, che affondano le radici in un patrimonio quarantennale di lotte sociali, competenze e idealità a cui si deve tornare a guardare. Consapevoli che “per le cose difficili, ci vuole intelligenza collettiva”.
Mai come ora, di fronte al Covid, è urgente ricondurre il commercio globale in una strategia che metta al centro dell’agenda politica nazionale ed europea la giustizia sociale, la possibilità di lavorare e sostenersi dignitosamente, e la giustizia ambientale, la possibilità di avere un futuro sul pianeta.
Sopravviverà l’Unione Europea all’epidemia di coronavirus? Il suo futuro si gioca sulla capacità di mettere subito in campo interventi strutturati e radicali di politica fiscale – eurobond, finanziamento diretto della spesa, investimenti pubblici – dell’ordine di grandezza pari all’8-10% del Pil europeo.
Di fronte all’epidemia, politica monetaria e politica fiscale servono a poco se non sono coordinate fra loro e a livello europeo: un coordinamento che le istituzioni Ue non sono pronte a esercitare. Manca un governo federale per ripartire i costi dell’emergenza e armonizzare i comportamenti degli Stati.
La pandemia di coronavirus evidenzia, ancora una volta, lo stretto legame tra tutela dell’ecosistema e della salute. Si tratta di priorità da perseguire insieme invece di contrapporre emergenza sanitaria, economica e ambientale: l’Italia e l’Europa devono compiere scelte chiare, nette e responsabili.