A Marsiglia i portuali fermano i carichi per Tel Aviv. Crosetto e Tafani sostengono di aver fermato l’export bellico dopo il 7 ottobre. Ma per Archivio Disarmo da Roma sono partiti 34 milioni di tecnologie aeree belliche. Da Il Fatto

A Marsiglia i portuali fermano i carichi per Tel Aviv. Crosetto e Tafani sostengono di aver fermato l’export bellico dopo il 7 ottobre. Ma per Archivio Disarmo da Roma sono partiti 34 milioni di tecnologie aeree belliche. Da Il Fatto
L’intesa, siglata nel 2003 3 rinnovabile ogni 5 anni, è al rinnovo l’8 giugno. Consente lo scambio di tecnologie, brevetti, software e informazioni coperte da segreto militare. Da Peacelink.it
Molto opaca è l’organizzazione incaricata da Israele di portare aiuti, anche se con il contagocce, alla popolazione di Gaza: ha sede a Ginevra ma non è una ong. ll responsabile degli affari umanitari Onu, Tom Fletcher, ha definito il piano “una messinscena cinica”. Da Infocooperazione
La guerra, cominciata con l’attacco di Hamas il 7 ottobre 2023, in atto su diversi fronti, è ormai la più lunga negli 80 anni di storia dello stato ebraico e all’interno della società cresce un movimento di opposizione con una consistente partecipazione popolare.
A Gaza non c’è più scampo per nessuno, sanitari, giornalisti, operatori umanitari. Israele va fermato, per i crimini che sta compiendo e per giungere ad una pace giusta con i palestinesi. Ci sono quattro strade da prendere incluso lo stop agli accordi commerciali tra Israele e Ue.
Boeing, Lockheed Martin e RTX sono tra i principali fornitori di tecnologie militari all’esercito israeliano. Dietro di loro si celano fondi d’investimento internazionali. Per questo il genocidio non si ferma.
Sono 250 le organizzazioni pacifiste internazionali che scrivono una lettera aperta al governo italiano e agli altri Stati partner per chiedere lo stop all’invio di parti e componenti di caccia F35 a Israele in base agli obblighi legali regionali e internazionali.
Luisa Morgantini – già portavoce dell’Associazione per la pace e parlamentare europea – è stata arrestata e rilasciata dopo ore insieme ad un giornalista del Sole24ore ad Hebron in Cisgiordania. Un gesto di intimidazione e sopraffazione intollerabile. Sbilanciamoci chiede garanzie per gli operatori umanitari.
Una delegazione italiana di politici del centrosinistra e ong ha incontrato nei giorni scorsi all’Aja i vertici della Corte penale internazionale. C’è grande allarme sul possibile sanzionamento il prossimo 3 gennaio del Cpi da parte del Senato Usa, parificando di fatto la Corte ad un gruppo terroristico.
Mohammed bin Salman warns Israel against hitting Islamic Republic, marking turn toward Tehran and away from US-supported normalization with Jerusalem. Da The Times of Israel