Il peggiorare del rapporto tra debito pubblico e Pil dipende più dalla bassa crescita che dai saldi di spesa. Serve un quadro europeo per la gestione del debito che eviti attacchi speculativi e lasci spazio a politiche espansive.

Il peggiorare del rapporto tra debito pubblico e Pil dipende più dalla bassa crescita che dai saldi di spesa. Serve un quadro europeo per la gestione del debito che eviti attacchi speculativi e lasci spazio a politiche espansive.
La legge di bilancio è rivolta all’indietro. Il governo sottovaluta gli interventi per un’economia sociale e solidale adottati invece in Francia, non considera rilevanti gli indicatori di benessere e ancora si attende una legge contro le delocalizzazioni.
Lo sciopero generale del 16 dicembre ha molte ragioni valide: basta leggere la Controfinanziaria di Sbilanciamoci per rendersene conto. La legge di bilancio è un provvedimento sconsolante, frutto delle mediazioni tra i partiti di destra e di centrosinistra, senza risposte alla crescita delle diseguaglianze, del lavoro precario, all’insostenibilità sociale del nostro sistema previdenziale.
Che ruolo ha la spesa per il Pnrr nell’attuale manovra di bilancio del governo Draghi? All’aumento degli investimenti si affianca uno scenario preoccupante di contenimento della spesa corrente – compresa quella sociale – e dei consumi.
Non torna il roboante annuncio sulla scalata del fondo Usa Kkr a Tim e infatti non c’è nessuna Ora, solo una lettera all’ad Gubitosi alla vigilia del cda che avrebbe dovuto dimissionarlo. Da Domani.
Ricavi e fatturato delle aziende telefoniche sono crollati in tutto il continente europeo. L’annuncio di Kkr dell’interesse per Tim potrebbe essere il segnale che un mercato sonnolento aspettava per avviare una più che probabile grande ristrutturazione, probabilmente sanguinosa, del settore.
A quasi due anni dall’inizio della pandemia la situazione del paese è ancora difficile e per certi versi drammatica. Il PIL e l’economia sono in ripresa, ma la povertà è aumentata (oltre un milione di persone in più dall’inizio della pandemia vive in povertà assoluta), così come le diseguaglianze e il numero di disoccupati. La […]
Più investimenti, meno tasse, riequilibrio dei conti, meno redistribuzione: queste le linee di fondo della manovra di bilancio del governo Draghi per il dopo-pandemia, con politiche meno ambiziose che accompagnano una crescita più lenta.
La legge di Bilancio, guardata in dettaglio, è un’occasione mancata, tanto più grave tanto più le sfide di struttura che attendono il Paese sono disattese. Dal mancato universalismo sugli ammortizzatori fino alla non condizionalità degli aiuti alle imprese per progetti green. Solo ritocchi su un vecchio impianto.
Dall’analisi della Nadef, risulta chiara l’impostazione del governo Draghi basata sulla crescita del settore privato o meglio ispirata al modello della “supply side economics” che tanti danni ha causato in Italia fino alla pandemia.