Il catalogo 2018 dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad) ne quantifica per un valore di 19,8 miliardi di euro, di cui 16,8 per combustibili fossili. Distorcono il mercato e violano l’accordo di Parigi.

Il catalogo 2018 dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad) ne quantifica per un valore di 19,8 miliardi di euro, di cui 16,8 per combustibili fossili. Distorcono il mercato e violano l’accordo di Parigi.
La manovra tratteggiata appare piccola nei volumi e fragile nelle modalità. Senza interventi di ampia progettualità, basata sulla flessibilità chiesta alla Ue e su una lotta all’evasione di piccolo cabotaggio.
Aiutaci a realizzare e diffondere la Controfinanziaria di Sbilanciamoci! per il 2020: promuoviamo insieme le alternative di bilancio per usare i soldi pubblici a favore dell’ambiente e della sostenibilità, della pace e della giustizia economica, dei diritti e della solidarietà.
L’Unione bancaria europea è rimasta a metà, e le banche continentali soffrono in competizione con i giganti americani e cinesi. Le criticità riguardano la ricapitalizzazione imposta dal 2021 ma anche la sfida di lungo periodo del fintech e dell’intelligenza artificiale. E non solo.
Si tornano a cavalcare i cavalli di battaglia della meritocrazia e dell’attacco al pubblico impiego, del superamento della distinzione destra-sinistra, del neoliberismo anti-redistributivo: una risposta nel merito ai “nuovisti”.
Le proposte della Campagna Sbilanciamoci! per le linee del documento di programmazione economica del governo. Si chiede un “Green New Deal” e un grande piano per welfare, istruzione e sanità, pari a un punto di Pil. Trovando le risorse senza aumentare le tasse.
L’obiettivo dell’UE al 2030 consiste nella riduzione del 40% di emissioni climalteranti. Per raggiungerlo i governi, Italia compresa, dovrebbero adottare piani per la transizione alla mobilità sostenibile, privilegiando il trasporto pubblico locale.
A un passo dalla Legge di Bilancio, il dibattito sulle priorità e le misure di politica fiscale del Governo assume un’importanza fondamentale. Scongiurata la sciagura della flat tax, rimangono i problemi legati ai vincoli europei di bilancio, alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, alla riforma dell’Irpef.
Per sterilizzare gli aumenti dell’Iva servono 23 miliardi, ma almeno parte di questi soldi servirebbe per investimenti e welfare, mentre basterebbe rimodulare le aliquote per non impattare sui consumi. E anche sul cuneo fiscale servirebbe più lungimiranza.
Con il “Conte-bis” la prima buona notizia è l’addio alla flat tax. Ma sono molti i nodi irrisolti di politica economica partendo dal necessario superamento dell’approccio neoliberista: redistribuzione del reddito, investimenti, riconversione produttiva, occupazione e Mezzogiorno.