Il mondo della politica decreta la morte del pluralismo e della libertà d’informazione a vantaggio di un oligopolio. Il caso Radio Radicale dimostra che la sfera culturale va sottratta al mercato.

Il mondo della politica decreta la morte del pluralismo e della libertà d’informazione a vantaggio di un oligopolio. Il caso Radio Radicale dimostra che la sfera culturale va sottratta al mercato.
Mobilitaria 2019, il 2° rapporto elaborato dal Kyoto Club. Le contraddizioni della mobilità urbana: crescono gli spostamenti a piedi e in bici ma anche il numero delle auto in circolazione.
Il Def cerca di far crescere, tramite il reddito di cittadinanza, il PIL potenziale di almeno 11 miliardi. Ma si tratta di misure una tantum che non riducono il rapporto debito-Pil e creano possibilità di nuovi investimenti.
Lo sviluppo cinese contro i profeti di sventura è ripreso e vari studiosi valutano per il 2019 un aumento del Pil del 6,0-6,5%, nonostante i dazi di Trump. Pesano sempre più i consumi interni e l’export verso altri paesi asiatici.
La piramide che vede al fondo tre miliardi di padri e madri senza il necessario per crescere i figli e una riflessione a Matera sulla biodiversità bancaria.
Le tre proposte del ministro delle Infrastrutture per risolvere il problema delle grandi navi da crociera nella laguna sono funzionali solo a lasciare la situazione, drammaticamente, qual è. Quando la soluzione ci sarebbe.
Le correnti teoriche, gli autori, le opere più importanti della galassia della sinistra dopo l’89: nel nuovo libro del filosofo Giorgio Cesarale una cartografia ragionata del pensiero critico contemporaneo che struttura il campo dell’alternativa al capitalismo neoliberale.
L’Italia ha firmato una cinquantina di accordi di cooperazione militare bilaterale anche con Paesi non Nato o non Ue, alcuni in guerra o che non rispettano i diritti umani. Così si facilita l’export di armi aggirando la normativa 185.
I flussi elettorali 2018 dimostrano che la disuguaglianza è stata il motore che ha alimentato l’ascesa populista. Ma le élite economiche progressiste l’hanno perso di vista.
L’ultimo salvataggio è costato allo Stato 900 milioni di euro di prestito, ma la compagnia di bandiera ha di nuovo il fiato corto. Mentre soci (Easyjet) si sfilano o non si impegnano (Delta), il governo vuole buttare nel braciere Fs, forse in attesa dell’arrivo dei cinesi.