La sfida cinese è un brusco risveglio per il governo e l’industria tedeschi e per l’Europa intera. La sua aggressiva concorrenza mette in pericolo la sopravvivenza di importanti industrie, come quella dell’auto. Solo una politica industriale europea potrà gestire i conflitti sociali ed economici che si annunciano.
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Riconvertire dal militare al civile si può
In Sardegna la fabbrica del gruppo Rheinmetall a Domusnovas produce bombe e droni-killer a brevetto israeliano. Ma un comitato di cittadini ha lanciato il progetto Warfree, il più recente tentativo dal basso di riconversione dal militare al civile.
Riarmo italiano, chi ci guadagna
Leonardo, la maggiore impresa militare italiana con oltre il 70% del settore, è ormai una multinazionale integrata alle compagnie Usa, dedita all’export (75% dei ricavi), al centro di complessi reticoli azionari. Fa affari d’oro, ma detiene una quota relativamente bassa dell’occupazione manifatturiera italiana.
Il Pnrr e i divari territoriali
Il PNRR prevede che il 40% delle risorse sia destinato al Sud, in modo da ridurre gli squilibri del paese. Mancano però le relazioni del governo sulla dimensione territoriale del PNRR e le revisioni introdotte rischiano di aggravare la polarizzazione del paese.
Gaza: stop a invio di armi italiane
Amnesty International, Aoi, Oxfam, Rete Pace e Disarmo, Save the Children chiedono di bloccare l’esportazione di armi italiane verso Israele e i gruppi armati palestinesi, incluso le licenze precedenti al 7 ottobre. E chiedono il rispetto della sentenza dell’Aja sullo stop all’invio di caccia F35.
Dalla porta 2 di Mirafiori ricomincia il cammino
Marcia a Mirafiori per la riconversione ecologica, alla porta numero 2 delle carrozzerie che fu cinquanta anni fa agorà del movimento operaio, Mecca di chiunque volesse il cambiamento. Si riparte da lì per l’alleanza Clima-Lavoro.
Armi italiane e trasparenza, ritorno al passato
L’Italia supera la Russia in export di sistemi d’arma verso Paesi aggressivi e repressivi e nello stesso tempo un disegno di legge governativo approvato dal Senato assesta un duro colpo alla trasparenza nel commercio di armi finora regolato dalla legge 185.
Fermiamo la follia delle guerre
“Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre!”: lo chiedono oltre 110 città italiane con più di 120 eventi a due anni dall’inizio della guerra in Ucraina. Necessario un cessate il fuoco globale e la ripresa di sforzi diplomatici, per fermare la corsa al riarmo e la distruzione del Pianeta.
L’illusione bellica dell’Occidente
Nella sostanziale afasia sulla guerra contro Gaza, sono le armi a tenere banco. Con o senza la Nato, con o senza le destre al comando dopo il voto europeo si dà per scontato che l’Ue darà ancora più slancio alla spesa per la difesa. Con più commesse per l’industria Usa.
L’agricoltura e l’ambiente hanno perso la partita
I trattori contro l’Europa, mentre il settore è a fine corsa, fagocitato dall’agrobusiness da una parte, dalla grande distribuzione dall’altra, e anche dai bassi prezzi esteri. Ma la protesta, su cui soffia l’estrema destra, viene incanalata contro i vincoli ambientali e climatici.