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Archivio | Mondo

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Il Medio oriente su un folle tavolo da gioco

Riecheggia la dottrina neo-con dell’effetto domino. Gli interessi degli Usa e di Israele convergono. Ma Tel Aviv si troverà esposta al rischio storico del sovraccarico. Mentre la comunità internazionale ripete il mantra due popoli due Stati che non ha più alcun ancoraggio reale.

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Una mobilitazione nazionale per la pace

Denunciamo come grave e preoccupante, il fatto che le questure su direttiva del governo abbiano proibito di manifestare il 5 ottobre. La democrazia si difende non con la censura. Perciò ci impegniamo a promuovere una giornata nazionale di mobilitazione per la pace in Medioriente e in Ucraina il 26 ottobre.

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Fermiamo l’allargamento della guerra

La guerra terroristica di Israele – in violazione delle più basilari norme del diritto internazionale – sta provocando un conflitto generalizzato, la diplomazia è al palo. Molti avrebbero voluto manifestare il 5 ottobre, questure e prefetture vogliono impedirlo nel solco del ddl Piantedosi. Noi continueremo a manifestare per il cessate il fuoco e i negoziati.

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I dazi contro la Cina e le resistenze in Europa

Gli Stati Uniti aumentano la pressione sui paesi alleati per contenere l’espansione economica della Cina, in particolare con la politica dei dazi sull’auto elettrica e non solo. Ma in Germania, Spagna e altri paesi questa guerra commerciale inizia a incontrare resistenze crescenti.

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Quando i morti diventano troppi?

Uno studio sulla rivista Lancet prevede che il numero complessivo di morti palestinesi per cause dirette e indirette legate alla guerra successiva al 7 ottobre sarà di 186mila. Ma già siamo a 40 mila vittime, tra cui 12 mila combattenti.