La cura imposta dell’austerity lascia il Portogallo in (debole) crescita ma con una disoccupazione e un debito più alto. E, alla vigilia delle elezioni, la sensazione dell’inesistenza di alternative
La cura imposta dell’austerity lascia il Portogallo in (debole) crescita ma con una disoccupazione e un debito più alto. E, alla vigilia delle elezioni, la sensazione dell’inesistenza di alternative
Quel che ha convinto l’elettorato greco è stata l’autocritica di Tsipras che non ha negato i gravi errori commessi e si è assunto la piena responsabilità personale in quanto capo del governo. I greci hanno riconosciuto al governo di aver condotto – per la prima volta – una dura trattativa usando tutte le armi della […]
Il primo viaggio di Stato di Xi negli Stati Uniti. Una visita incentrata soprattutto sul commercio (aprire la strada a nuovi accordi) e sul tentativo di rassicurare gli investitori sulla solidità dell’economia cinese
Che fare dei siriani che scappano dalla guerra? E che fare degli africani che scappano dalla fame? Per una volta le risposte della Fortezza-Europa non sono state quelle solite, non del tutto, almeno. Quel che abbiamo di fronte è un cambio di paradigma e questa volta Angela Merkel va presa sul serio
È possibile comunque pensare che la Volkswagen possa aver portato avanti un comportamento così delittuoso e così ad alto rischio? Ipotesi e anomalie dello scandalo tedesco
In Corea del sud il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 20 e i 30 anni ha raggiunto la cifra più alta da 15 anni a questa parte. Ma questa crisi non rappresenta affatto una sorpresa
I Paesi Membri dell’Unione Europea votino, durante l’Assemblea Generale dell’ONU del 10 settembre, a favore di una risoluzione per la gestione democratica dei debiti sovrani, affinché le sorti dei Paesi indebitati vengano sottratte al mercato dei debiti, come nel caso dell’Argentina prima e della Grecia poi. L’appello degli economisti
L’immagine più vera di questa torrida estate di crisi finanziaria resta una sola: quella di un mondo che, entrato nella seconda fase della grande crisi economica deflagrata nel 2008, non ha ancora capito a che santo votarsi per arginarla. Ed è prevedibile che in questo nuovo vorticare la Cina non sarà la soluzione e potrebbe […]
I crolli di Borsa sui mercati finanziari cinesi segnalano che la crisi delle economie occidentali sta estendendo i suoi effetti ricevendone a sua volta interazioni negative
Il crollo delle Borse cinesi ha contagiato i principali mercati finanziari. Ma l’incendio è una finanza ipertrofica, autoreferenziale e intrinsecamente instabile. E se non si parte da questa evidenza, la bolla cinese sarà unicamente l’ennesimo – ma non l’ultimo – episodio di una lunghissima serie
